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Arrestata Alfonsa Micciché direttrice del carcere minorile

 

Affidavano a soggetti privati le attività formative finalizzate al recupero dei minori detenuti.

Ad essere assicurata non era tanto il recupero dei minori stessi, quanto l’impiego di soggetti opportunamente segnalati. Scattato il provvedimento di custodia cautelare per 5 soggetti coinvolti:

l’attuale direttrice dell’Istituto Penale per Minorenni “Beccaria” di Milano Alfonsa Miccicchè, sua figlia Federica Fiorenza e il suo fidanzato Emiliano Maria Longo, Giuseppe Focaccio e Gaetana Rosaria Migali, presidente e dipendente della Onlus “Araba Fenice” di Catanzaro.

Una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la Pubblica amministrazione nonché di corruzione e concussione per induzione. Un’operazione questa eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta, con la collaborazione del personale di Agrigento, Catanzaro e Milano. I fondi stanziati dalla Pubblica Amministrazione per il recupero, supporto psicologico e formazione di minori rei di illeciti, venivano gestiti dalla dirigente Micciché per favorire da un lato associazioni compiacenti dall’altro, l’impiego dei propri familiari anche se sprovveduti dei titoli richiesti.

Oltre la Micciché e i suoi parenti sarebbero anche coinvolte nell’indagine il Centro Studi Sociali e Culturali “Essere Liberi”, la società cooperativa sociale “Iopervoiperio” onlus ed il Centro Servizi Formativi Enaip. Le associazioni nissene sarebbero oggetto di perquisizione.

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