Dipendenti che, secondo l’accusa, si assentavamo arbitrariamente dal posto di lavoro per andare addirittura ad assistere ad un convegno sulla legalità nella scuola della figlia dopo avere “regolarmente” timbrato il cartellino al posto di lavoro; oppure ancora chi preferiva andare a fare la spesa, piuttosto che in chiesa.
Un comportamento che sarebbe stato scoperto dai militari dell’Arma dei Carabinieri e che ora è sfociato con il rinvio a giudizio deciso dal giudice per le indagini preliminari Stefano Zammuto. La prima udienza si svolgerà il prossimo 29 ottobre. Come si ricorderà altri quattro avevano chiesto l’applicazione del rito abbreviato. Undici invece coloro che sono stati raggiungi da un provvedimento di sospensione dal servizio.
L’indagine è coordinata dal pm Alessandra Russo.