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Campobello di Licata, agricoltore arrestato per coltivazione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio: sequestrati 86 chili di “Cannabis”

Nel pomeriggio di lunedì scorso, la Polizia di Stato procedeva in c.da Spadafora agro di Campobello di Licata, all’arresto di A.P., classe ‘83, di professione pastore, perché ritenuto responsabile di coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo Cannabis Nana Autofiorente.

In particolare, giorno 08.06.2020, nel corso di specifico e preordinato servizio di P.G., mirato alla prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacenti, avendo fondato motivo di ritenere che A.P. coltivasse illegalmente cannabis su un terreno, di vaste dimensioni, nella sua disponibilità, ove insiste un ovile di proprietà e gestito dall’odierno indagato, personale della Sezione Anticrimine, del Commissariato di P.S. di Licata ivi si recava al fine di verificarne l’assunto. Il sopralluogo investigativo, altamente difficoltoso attesa l’estensione del terreno, si rivelava proficuo in quanto sul posto, lungo un guado colmo di canneti, che si estendeva per circa un chilometro dall’ovile fino a valle, si rinvenivano 4 (quattro) mini piantagioni, distanti l’una dall’altra qualche Km, dotate di approvvigionamento idrico, occultate tra i canneti. Unitamente all’arrestato, gli Agenti del Commissariato di P.S. di Licata perlustravano l’intero guado rinvenendo nelle 4 piantagioni un totale di nr. 2118 (duemilacentodiciotto) di piantine, sottoposte a sequestro, per un peso complessivo di Kg. 86 (ottantasei). Stante la gravità del reato accertato, desunto dall’ingente quantitativo e dalla qualità della sostanza stupefacente rinvenuta e sequestrata, si procedeva all’arresto del nominato in oggetto per l’ipotesi di reato di cui agli artt. 73 c. 1 e 4 ed 80 del DPR 309/1990. Come disposto dall’A.G. competente – Sostituto Procuratore della Repubblica di Agrigento, Dott.ssa Cecilia BARAVELLI -, A.P. veniva tratto in arresto in flagranza di reato e sottoposto agli arresti domiciliari.

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