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Canicattì, sparò quattro colpi di pistola: fermato presunto responsabile. Patronaggio: “risposta tempestiva ed efficace dello Stato per affermare legalità”

Sarebbe stato fermato, in esecuzione ad un provvedimento del pm Carlo Cinque, un uomo di 33 anni, accusato di avere esploso lo scorso 22 giugno a Canicattì quattro colpi di pistola calibro 7,65 contro un 31enne rimasto ferito alla coscia destra e all’addome.

A fermare il giovane i poliziotti della Squadra Mobile con i Carabinieri di Canicattì. Il 33enne, Gianluca Scaccia, soggetto pluripregiudicato, sarebbe accusato di tentato omicidio, porto aggravato e detenzione illegale di pistola. L’arma però ancora non è stata rinvenuta e su questo gli investigatori sono a lavoro. Il fermato, al momento, si troverebbe al commissariato di Canicattì, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza.

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Il procuratore Capo di Agrigento, Luigi Patronaggio (in foto), nel ringraziare il pm Carlo Cinque, i Carabinieri, il Commissariato di Polizia di Canicattì e la Squadra Mobile di Agrigento, per l’impegno e la tempestività delle indagini condotte, rappresenta che nonostante un clima di omertà ancora fortemente presente in provincia, le Forze dell’Ordine e la Magistratura, con azione sinergica, riescono ad assicurare l’Ordine Pubblico e la legalità anche in contesti difficili come quelli di questo territorio.

Solo attraverso una risposta tempestiva ed efficace dello Stato – afferma Patronaggio -, in tutte le sue articolazioni, con il consenso e la convinta collaborazione dei cittadini, può essere affermata la legalità, base fondamentale per il convivere civile e per l’esplicazione dei diritti e delle libertà degli individui“.

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