“Da due messi assistiamo a uno spettacolo poco edificante, dopo il recesso del commissario del libero consorzio Di Liberto sulle quote da versare da socio fondatore nei confronti dell’università a un balletto inqualificabile di responsabilità che sta portando a un’instabilità ed insicurezza per gli studenti e per tutto il comparto accademico“.
“Si prende tempo – continua Fontana – e si rimanda non voglio minimamente credere che il Governo si macchi di questo scempio, l’Università non ha colore politico, ma ha solo utilità sociale ed accademico e ha gratificato in questi vent’anni tanti studenti del territorio e non, dando opportunità importanti a fini della formazione e della immissione nel mondo del lavoro. Per tutto ciò invito ancora una volta il Governo a trovare i fondi e a rilanciare questa bella realtà che non può e deve morire per nessuna ragione. Il segnale del collegio sindacale – conclude il deputato regionale del Ncd – è chiarissimo con la messa in liquidazione si avvia una procedura pericolosa che devasterebbe famiglie, studenti e speranze di 3000 giovani, il Governo regionale dia un segnale immediato di efficienza, se no abbia il coraggio di lasciare la Sicilia e i siciliani ad un’altra politica più responsabile e capace“.