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Depuratore del Villaggio Mosè: La Scala (M5S) presenta interrogazione

” al Sindaco e per conoscenza al Procuratore della Repubblica, al Prefetto e al Commissario dell’Ato idrico di Agrigento un’interrogazione con risposta scritta sul sequestro del depuratore del Villaggio Mosè disposto dall’Autorità giudiziaria.

“Pochi giorni fa i mass-media – scrive La Scala – hanno dato notizia dell’avvenuto sequestro cautelativo del depuratore del Villaggio Mosè da parte dell’Autorità Giudiziaria, contestando al gestore dell’impianto “Girgenti Acque spa”, tra le altre cose, lo scarico senza autorizzazione, opere eseguite senza autorizzazione sul bene paesaggistico e frode nelle pubbliche forniture. Si è appreso – continua il Consigliere – che il provvedimento del sequestro scaturisce anche dalle analisi effettuate dall’ARPA che dimostrano come i reflui in entrata risultano meno inquinati di quelli in uscita. Si intuisce il grave nocumento che ciò determina per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia dell’ambiente non solo nell’area limitrofa all’impianto, ma in buona parte del territorio agrigentino.

“E’ notorio – si legge ancora nell’interrogazione – che tale stato di fatto è il frutto della dissennata programmazione urbanistica del territorio agrigentino operata nel tempo dall’Amministrazione comunale tramite l’allegro rilascio di concessioni edilizie in assenza di idonee opere di urbanizzazione primaria tra cui le fogne ed i depuratori. E’ altrettanto palese l’assenza di qualsivoglia azione di controllo e di indirizzo espletata dall’Amministrazione comunale, direttamente o per il tramite dell’ATO idrico di cui è partner, nei confronti del soggetto “Girgenti Acque spa” che gestisce in concessione il servizio idrico integrato in città”.

La Scala pertanto chiede quali siano le azioni che l’amministrazione comunale di Agrigento vorrà intraprendere.

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