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Formazione Professionale in Sicilia:

Per il sistema regionale della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, per i giovani siciliani, per i cittadini e per lo sviluppo dell’Isola il Governo e l’Assemblea Regionale Siciliana assumano le loro responsabilità ed operino per costruire il futuro“.

In una nota stampa intervengono congiuntamente le segreterie regionali delle sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil che tornano sul tema della formazione professionale e sulla manifestazione del prossimo 31 ottobre su “Lavoro, Sviluppo e Legalità”.

Nel sistema della Formazione professionale occorreva cambiare passo, uscire dalla palude del malaffare e dalla speculazione creata dalla peggiore politica clientelare, ma il sistema regionale della formazione professionale è stato demolito dal Governo Crocetta, e soffocati sotto le sue macerie sono finiti migliaia di lavoratori, oggi senza lavoro, senza ammortizzatori, senza futuro, e, quel che è peggio, senza che alla Sicilia, ai giovani siciliani, ai lavoratori dell’Isola siano stati messi a disposizione strumenti nuovi per sopperire al bisogno di formazione e di politiche attive del lavoro.
Scientemente e sistematicamente è stata smantellata la formazione, non sono stati più finanziati le politiche attive del lavoro attraverso gli sportelli multifunzionali ed i territori della regione sono risultati impoveriti di opportunità, ed a nulla è valso il sacrificio di migliaia di posti di lavoro soppressi nella tempesta che ha travolto gli enti di formazione.
Giusto sarebbe stato far pagare chi ha provocato lo sfascio, ma profondamente ingiusto è stato invece lasciare travolgere i lavoratori e le loro famiglie vittime del cinismo e dell’incapacità degli assessori e del Presidente della Regione.
Con lo stesso cinismo le Amministrazioni si trincerano dietro tecnicismi per nascondere la loro incapacità gestionale e programmatoria, aggravando le situazioni di crisi e lasciando incancrenire i problemi.
Il Parlamento Siciliano e le Istituzioni che hanno competenza in materia di lavoro e formazione professionale, dimostrano di essere incapaci di imprimere una svolta autentica allo stato delle cose, e continuano a lavorare solo nell’ottica del calcolo elettoralistico e della demagogia clientelare; sono dannosi alla salute pubblica dei siciliani.
Serve invece aprire una fase nuova, immaginare un nuovo sistema che garantisca ai cittadini siciliani il diritto alla formazione, che sappia dare risposte ai giovani ed ai lavoratori coinvolti loro malgrado nelle infinite transizioni.
Un sistema che sia integrato a quello dell’Istruzione e funzionale al mondo del lavoro e delle imprese, coinvolgendo tutte le forze sociali e produttive.
Serve avviare rapidamente il confronto con il nuovo Governo Regionale per definire ciò che deve essere il futuro del sistema, e con quello nazionale per estendere ammortizzatori straordinari e per individuare gli strumenti e le risorse necessarie.
Per fare ciò FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola lanciano un appello a tutte le forze sane dell’Isola, e lanciano la loro sfida al nuovo Governo in via di formazione ed al Presidente Crocetta: se non saranno in grado di agire rapidamente, di dare forma al nuovo sistema e di trovare soluzioni concrete ai problemi del sistema della Formazione Professionale, insieme agli altri gravissimi che attanagliano la Sicilia, si dimettano e si vada a nuove elezioni.
Occorre rilanciare la mobilitazione del settore, per questo il 31 ottobre i lavoratori della formazione professionale scenderanno nelle piazze dell’Isola con CGIL, CISL e UIL, per il Futuro, il Lavoro, lo Sviluppo e l’Occupazione“.

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