Infatti chi ritiene di stare perfettamente in salute, seppur fumando qualche sigaretta, sbaglia di grosso. Ed oggi tutto questo è possibile affermarlo anche grazie a studi scientifici. Insomma, l’utopia di qualche fumatore che, non allontanando l’amata sigaretta, ritiene di godere ugualmente di ottima salute, sarebbe smentito dal fatto che vi è una stretta relazione tra fumo di sigaretta e malattie polmonari.
Ad affermarlo è uno studio del dottor Leonardo Fabbri, pneumologo e professore di Medicina Interna dell’Università di Modena e Reggio e direttore del Dipartimento integrato di Medicina interna, Endocrinologia, Metabolismo e Geriatria. Secondo il noto professore vi è infatti una relazione (salvo casi rari) fra i fumatori e le alterazioni biochimiche, cellulari o funzionali anche in assenza di sintomi. Poi vi sarebbero coloro che invece mostrano sintomi, quali tosse, catarro, mancanza di respiro, che possono essere associati ad una malattia cardiovascolare, respiratoria o altro.
Insomma, le conclusioni del professor Fabbri, non lasciano speranza a quei fumatori che, nella grande maggioranza, credono di essere perfettamente in salute. Studi e statistiche infatti vedono che i fumatori hanno una aspettativa di vita di 10 anni in meno rispetto a chi non fuma.
In Italia il tabacco è addirittura la prima causa di morte, con quasi 83 mila decessi l’anno. Un rischio che riguarda circa 9 milioni di persone nella penisola. Il primo consiglio utile è dunque quello di smettere di fumare, limitando i danni nel tempo e soprattutto sottoporsi a visite di controllo periodiche.