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Imprenditori si nasce o si diventa?

E’ una domanda cui ha tentato di dare una risposta concreta il Progetto “Father and Son in EU”, finanziato dal programma comunitario Erasmus+ con l’obiettivo di fornire agli studenti delle scuole medie superiori competenze ed esperienze per la trasformazione di idee in attività imprenditoriali.

Il progetto si è svolto contemporaneamente a Catania, a Prerov (Repubblica Ceca) e ad Arnhem (Olanda) così da poter confrontare i risultati delle stesse attività in ambiti territoriali e culturali molto diversi, monitorandone quindi l’efficacia in una chiave europea.

Il “clou” dell’iniziativa è consistito in un percorso formativo sperimentale di avviamento all’impresa, articolato in 10 seminari realizzati nei tre paesi partner nell’ambito dei rispettivi anni scolastici 2016-2017.

A Catania ha accolto con entusiasmo l’opportunità, propostagli dal Consorzio Medoro, l’Istituto Tecnico Industriale Cannizzaro, che ha consentito a circa 40 studenti del quarto anno di seguire il percorso seminariale nel quale sono stati trattati una serie di argomenti in grado di affrontare a tutto tondo le problematiche imprenditoriali, dall’essere imprenditore alla comunicazione, dai processi decisionali al business plan, dai rapporti con la clientela all’equilibrio lavoro/vita privata.

Il profilo innovativo dell’iniziativa si è riscontrato innanzitutto nella modalità di definizione delle 10 tematiche trattate, in quanto si è tenuto conto dei risultati di un questionario attraverso il quale gli stessi studenti sono stati chiamati a scegliere 10 argomenti ritenuti più importanti tra una trentina di proposte. Ma la novità più rilevante è stata quella di affidare la conduzione dei seminari non a docenti “di mestiere” ma ad imprenditori “autentici” che hanno quindi dato agli incontri quel “tocco di vero” che può aversi solo da parte di chi ogni giorno affronta i rischi e le incertezze, ma anche gode delle gratificazioni legate alla realizzazione della propria impresa.

Si è quindi cercato di far cogliere, per così dire “in anticipo”, agli alunni quale sia la differenza tra il mondo della scuola, che in fondo è ancora quello della spensieratezza e dell’assenza di reali responsabilità, ed il mondo del lavoro “sul campo”, in particolare dell’impresa: è un terreno di confronto a cui la vita prima o poi li sottoporrà.

L’iniziativa ha avuto il pieno gradimento degli studenti coinvolti e rappresenta dunque un modello riproponibile per gli istituti scolastici del nostro territorio grazie alle opportunità offerte ,anche per il 2018, dai nuovi bandi del programma Erasmus+ .

Giacomo Giusto

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