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La CNA Fita a favore degli autotrasportatori contro il cartello delle case costruttrici di autocarri

CNA Fita è stata tra le prime in Europa, e sinora l’unica in Italia, a promuovere un’azione collettiva a favore degli autotrasportatori contro il cartello delle case costruttrici di autocarri, recentemente sanzionato dalla Commissione Europea con una multa di quasi 3 miliardi di euro.

A darne notizia sono i vertici provinciali di Agrigento della Confederazione, il segretario Piero Giglione e il presidente Mimmo Randisi, e il presidente di categoria, Salvatore Puleri.

“L’azione collettiva – spiegano – è aperta a tutti gli autotrasportatori che abbiano acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine camion di medie (da 6 a 16 tonnellate) /o grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate) delle marche DAF, Daimler/Mercedes-Benz, Iveco, MAN/Volkswagen, Volvo/Renault e Scania, immatricolati tra il 1997 e il 2011”.

“Gli associati alla nostra sigla Fita possono aderire senza dover anticipare alcun costo. L’azione collettiva ha come obbiettivo – aggiungono Giglione, Randisi e Puleri – quello di facilitare l’accesso alla giustizia delle piccole e medie aziende ed in particolare di quelle artigiane, che potrebbero non avere le competenze o le risorse per agire individualmente in un giudizio complesso per il risarcimento dei danni derivanti dalla violazione delle norme antitrust”.

“Non si tratta di una class-action propriamente detta, in quanto nel nostro ordinamento questo strumento è ancora solo a disposizione dei consumatori e non degli imprenditori, ma sarà instaurato un giudizio per tutelare collettivamente l’interesse degli autotrasportatori e far ottenere a ciascuno di essi il danno effettivamente subito. L’entità del risarcimento non può essere allo stato esattamente quantificata, anche se in via del tutto indicativa – evidenziano Giglione, Randisi e Puleri – si può affermare che il sovraprezzo medio causato dai cartelli si aggira intorno al 20% del prezzo dei camion acquistati nel periodo di vigenza dell’accordo illecito. I tempi saranno i più rapidi possibili. Gli interessati – concludono Giglione, Randisi e Puleri – possono contattare le sedi territoriali di riferimento della CNA, presso cui possono firmare la convenzione per l’adesione e consegnare copia della documentazione necessaria. Ci sarà tempo fino al mese di novembre”.

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