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“La Sicilia Affonda”: domani anche un pezzo di Agrigento alla manifestazione contro il governo regionale

Cgil Cisl e Uil

“Nella “piattaforma regionale” unitaria di CGIL CISL UIL – dice Massimo Raso – ci sono le emergenze e le priorità della Sicilia: dalla crescita industriale al ripristino degli ammortizzatori in deroga; dalla stabilizzazione dei precari alle garanzie per i lavoratori delle ex Province sino alla valorizzazione della pubblica amministrazione.

Al Governo della Regione chiediamo inoltre l’utilizzo dei Fondi europei il rilancio dell’agricoltura, della forestazione e dei Consorzi di bonifica. E ancora, il mantenimento dell’occupazione nei call center al potenziamento delle infrastrutture e dei servizi sociosanitari.
Per questo, domani, sabato 7 maggio, saremo a Palermo con le parole d’ordine : “Sicilia in lotta! Più lavoro. Più sviluppo. Più inclusione e con le nostre delegazioni di lavoratori.

Ma Noi Agrigentini a queste già forti motivazioni porteremo le nostre” priorità, le stesse che abbiamo gridato il 31 ottobre nella Manifestazione ad Agrigento e che abbiamo ripetuto lo scorso Primo Maggio a Raffadali:
• Chiudere questa vergognosa pagina delle TERME DI SCIACCA
• Dire parole definitive sul futuro della ITALKALI e delle Aree Industriali
• Sbloccare l’edilizia pubblica e privata con particolare riferimento alle infrastrutture , al recupero dei centri storici (ad Agrigento chiudere l’annosa “ questione Cattedrale”), alla vivibilità delle città;
• Avere una politica per salvaguardare la PESCA e per rilanciare la PORTUALITA’ delle Marinerie di Sciacca, Licata e Porto Empedocle;
• Investire sui beni culturali e sulla cultura: la valle dei templi ed il resto delle bellezze storiche e ambientali, i percorsi eno-gastronomici, il rilancio del turismo;
• CUPA: siamo davvero preoccupati sul futuro dell’università ad Agrigento
• Occorre abbattere il peso opprimente delle bollette di ACQUA e RIFIUTI, ritornando ad una gestione oculata di questi servizi, liberandoci definitivamente della gestione di “Girgenti Acque”.

Il Governo ha ancora un anno e mezzo per invertire la rotta e dare le risposte che la Sicilia attende, la manifestazione serve spingere in questa direzione”

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