Elio Di Bella racconterà com’era Girgenti nel trentennio 1820-1850, quando ancora la città era ancora circondata dalle medievali mura e dalle torri Chiaramontane e un intero popolo si sollevava coraggiosamente per ben due volte per liberarsi dal regime borbonico e ottenere l’indipendenza della Sicilia.
Due moti rivoluzionari scoppiarono infatti a Girgenti contro il regime borbonico nel 1820 e nel 1848; nacquero società segrete, ma anche circoli letterari, scientifici, economici, compreso il circolo empedocleo; illustri visitatori arrivavano nella valle dei templi accompagnati da un intellettuale eccezionale, Raffaello Politi, che in quegli anni pubblicò la prima guida turistica su Agrigento.
Le epidemie di colera e di tifo decimarono più volte la popolazione, ma si moriva anche nelle miniere e nelle povere case del Rabato per povertà e malattia. La criminalità imperversava nella città e nei paesi e ben poco si riusciva a fare per fermare banditi e briganti. Agrigentini illustri, come lo scienziato Michele Foderà si facevano onore a Parigi e il nonno materno di Pirandello, Giovanni Ricci Granitto, moriva esule a Malta dove andò con altri oppositori per avere combattuto contro i borboni. La commissione delle belle arti della sicilia organizzava campagne di scavi nella valle dei templi e ricostruiva un angolo del tempio dei Dioscuri e il Gigante del tempio di Giove.
Di questo e di tanto altro si parlerà attraverso decine di diapositive e video curati da Elio Di Bella.
Nel corso dell’incontro si potrà diventare simpatizzante dell’associazione Epea e così ritirare uno dei libri di Elio Di Bella gratuitamente. E’ previsto anche un piccolo rinfresco.