Per la partita odierna l’Akragas scendeva in campo con la seguente formazione:
Vono, Salandria, Sabatino, Mauri, Marino, Lovric, Aloi, Vicente, Di Piazza, Madonia e Leonetti.
Il Martina Franca rispondeva con: Viotti, Allegra, Curcio, Zappacosta, Migliaccio, Marchetti, Viola, Cristofari, Baclet, Schetter e Cristea.
La cronaca del match vede i padroni di casa partire subito forte; sono pesantissimi i punti in palio oggi, riuscendo dopo una costante pressione in area agrigentina a trovare il vantaggio al decimo con Cristea.
Passata in svantaggio l’Akragas non riesce mai ad impensierire i padroni di casa. Il primo tempo verrà giocato per lo più a centrocampo e tanti saranno i contrasti di un match poco spettacolare e molto duro. Dopo un minuto di recupero terminerà un primo tempo che vede il Martina Franca meritatamente in vantaggio sull’Akragas per uno a zero.
La ripresa riparte con due volti nuovi in casa Akragas: Savanarola e Cristaldi, subentreranno ad Aloi e Leonetti, in cerca di una scossa che non arriverà. Sarà infatti una magistrale punizione di Baclet al 55′ a tagliare definitivamente le gambe alla squadra siciliana e a dare il meritato raddoppio ai pugliesi.
Trovato il raddoppio il Martina va di nuovo vicino alla rete con un colpo di testa di Baclet prima e con un’azione di Cristea poi, trovando la terza rete allo scadere con lo stesso Cristea.
Pertanto, dopo quattro minuto di recupero il risultato finale sarà Martina Franca 3 – Akragas 0. Da segnale anche l’espulsione di Vicente al 90° minuto.
Una disfatta, non ci sono altri aggettivi per fotografare il match di oggi. Ancora una volta i ragazzi di Nicola Legrottaglie si dimostrano troppo fragili ed incapaci di raddrizzare una partita, che rende anche la cenerentola del girone troppo forte a cospetto di un’Akragas che ora deve necessariamente raccogliere forze ed idee per ben figurare nel doppio turno casalingo con Lecce e Foggia, anche perché ora i punti cominciano ad essere dannatamente importanti.
Una sconfitta che pare vedrebbe il “silenzio stampa” da parte della squadra e della società. Novità in vista?
Giuseppe Paradisi
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