Lo scrive il Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto (in foto), in una lunga missiva inviata all’assessore regionale Carlo Vermiglio dopo l’inserimento di alcuni luoghi di Agrigento nell’elenco dei “Luoghi dell’Identità e della Memoria“.
“Siamo certi – scrive il primo cittadino della città dei Templi – che tra i numerosi immobili identitari della tipicità del territorio siano essi pubblici o privati, riconducibili alla vasta opera di Luigi Pirandello, dal romanzo al teatro, dalla poesia alle novelle l’Assessorato vorrà rilevare la correlazione tra contesto stoico-urbanistico e architettonico e identità letteraria anche in quella gran parte del centro storico che è l’odierna Girgenti, quella stessa Girgenti in cui lo scrittore nacque e visse, luogo di continua ispirazione: un riequilibrio tra pagine e pagine di letteratura e un’appartenenza all’opera pirandelliana che è indubbiamente sbilanciata sul colle di Girgenti e sul suo contesto architettonico e urbanistico, nonché sulla memoria dei personaggi che qui hanno vissuto e che furono contemporanei a Pirandello“.
Firetto ha infatti chiesto l’inserimento di “Girgenti” fra i luoghi più significativi dell’elenco pubblicato con decreto assessoriale dello scorso 7 luglio, dove figurano posti come contrada Caos, il Giardino della Kolymbethra, l’area archeologica e addirittura Villa Athena. Fra questi, manca però il centro storico di Girgenti; una Girgenti che Firetto ricorda essere luogo de “L’Esclusa”, di “Visto che non piove”, de “Lo scialle nero”, de “La Madonnina”, de “La Giara”, de “Il berretto a sonagli”, de “La Sagra del Signore della nave”, de “I vecchi e i giovani”.
“In via Pirandello – continua Firetto – si trova la casa della sua giovinezza. Lo stesso Pirandello scriveva di quei luoghi: ‘Mi accorgevo bene, visitando bene dopo lunghi e lunghi anni il paesello ov’ero nato, dove avevo passato l’infanzia e la prima giovinezza, ch’esso, pur non essendo per nulla mutato non era affatto qual era rimasto in me nei miei ricordi…“.
Una lunga descrizione di luoghi e posti dove Pirandello manifesta il suo amore e il suo legame con il centro storico di Agrigento che il Sindaco Firetto ha voluto ricordare all’Assessore Vermiglio al fine di estendere questa parte di territorio tra i luoghi pirandelliani e quindi nell’elenco dei “Luoghi dell’Identità e della Memoria”.