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“Nessuno escluso”, ecco come l’agricoltura diventa inclusione per i soggetti deboli

Può l’agricoltura incidere sulla comunità, aiutare le persone più svantaggiate e, addirittura, limitare la dispersione scolastica?
Se ne è parlato, con diversi esperti del settore, nel corso del tour “Nessuno escluso”, organizzato dall’associazione Humus, Tesoro e Consorzio Isola Bio Sicilia, nelle tre tappe che si sono svolte a Palma di Montechiaro, Agrigento e Caltanissetta.
Sei i percorsi di inclusione contenuti nel progetto “Nessuno escluso”: – finanziato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea – dipartimento dell’Agricoltura – PSR Sicilia 2014/2020 Misura 16 – Cooperazione Sottomisura 16.9 – Ben-essere, Amico asino, Il giardino che vorrei, Condi-Vivo, Vivere green e Noi mangiamo, noi siamo che hanno un unico filo conduttore: la necessità di fare rete per rispondere alle emergenze sociali. Soprattutto a Palma di Montechiaro dove è maggiormente avvertita la dispersione scolastica con i ragazzi che si allontanano dal mondo della scuola prima di avere compiuto i 16 anni e lo abbandonano dopo avere raggiunto tale età.
Ecco, quindi, che l’agricoltura, intesa come progetto comune, diventa il punto cardine per avvantaggiare i soggetti deboli creando stimoli culturali e opportunità lavorative perché il cibo che portiamo a tavola cela, esso stesso, un percorso di socialità e condivisione che comincia dal processo agricolo e finisce a tavola dove condivisione e convivialità rimangono immutate. Non a caso, infatti, “Nessuno escluso” punta a ridisegnare l’agricoltura creando nuove prospettive, utilizzando il modello di cooperazione e di struttura associativa che racchiude numerosi soggetti, affinché possano svilupparsi occasioni di lavoro, coinvolgendo tutti, nessuno escluso, come sottolinea Lillo Alaimo Di Loro, presidente dell’associazione Humus e del Consorzio Isola Bio Sicilia: “L’argomento principale è la costruzione di una comunità solidale – spiega – Il progetto “Nessuno escluso” ha l’obiettivo di creare una nuova società attorno al concetto di solidarietà, cominciando dal censimento dei fabbisogni di inclusione nel mondo della scuola, del lavoro, degli anziani e di tutti coloro che hanno necessità di essere accuditi, agevolati nel percorso di inclusione in società. Le disabilità, le difficoltà di inserimento in società sono tante e questi seminari richiamano l’attenzione di tutti gli esperti dei vari settori (psicologi, pedagogisti, esperti di onoterapia, dirigenti scolastici, operatori sociali, tutti coloro che in qualche modo possano fare rete) per costruire una rete di solidarietà sui territori. “Nessuno escluso”, dunque, si sviluppa attraverso la pratica dell’attività agricola nella rete delle aziende biologiche siciliane: utilizzando i ritmi della natura si esercita un percorso di reinserimento per i soggetti portatori di svantaggio. L’attività agricola teorica e pratica, come ad esempio costruzione dell’orto, pet therapy, onoterapia, …, le attività educative in relazione gli stili di vita, l’educazione ambientale a scuola e nelle altre comunità fanno l’agricoltura sociale. E questo – conclude Lillo Alaimo Di Loro – è uno strumento molto efficace per aiutare le fasce più deboli e svantaggiate”.

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