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Legacoop Sicilia Occidentale: il comparto agroalimentare rischia il collasso per aumento dei costi, cambiamenti climatici e per la siccità che stanno mettendo a dura prova le nostre imprese

Legacoop Sicilia raccoglie il grido d’allarme di molte cooperative associate per il perdurare della drammatica crisi che attraversa il settore a causa della siccità e della , ormai strutturale, carenza d’acqua negli invas.
“La dichiarazione dello stato d’emergenza, – afferma il Coordinatore LEGACOOP Sicilia Occidentale, Domenico Pistone – avvenuta da parte del Governo della Regione Sicilia con la riduzione forzata d’acqua è la dimostrazione di come la crisi idrica stia fortemente colpendo la Sicilia e se pensiamo all’insorgere della stagione estiva le preoccupazioni non possono che aumentare.
L’agricoltura Siciliana , soprattutto quella vitivinicola ed ortofrutticola , già fortemente provate dai cambiamenti climatici e dalla presenza della peronospera rischiano un autentico collasso .
La crisi che colpisce i nostri invasi , infatti ,rischia di avere contraccolpi drammatici sulla produzione agricola Siciliana , lo ha dichiarato il coordinatore di Legacoop agroalimentare Sicilia Occidentale Domenico Pistone .
La siccità che si è abbattuta sulla Sicilia sta danneggiando fortemente l’ agricoltura e la zootecnia , quest’ultima fortemente colpita ,tra l’altro, dalla la mancanza di scorte di fieno e dall’assenza di pascoli verdi ,l’Unità di crisi istituita ,di recente ,dalla Regione è chiamata ad individuare tutti gli interventi necessari per fare fronte alla carenza idrica , alla crisi degli allevamenti zootecnici .
Come legacoop , consideriamo positiva l’istituzione dell’unità di crisi ma siamo convinti , come più volte sostenuto dalle nostre cooperative agricole e dai nostri allevatori , che l’attuale momento di crisi necessiti un’azione , da parte del Governo , ancora più incisiva, ci aspettiamo , come che il Governo della REGIONE vari tutta una serie di misure compensative in grado di sollevare il settore agroalimentare ormai in ginocchio.
Per risolvere l’ormai strutturale crisi idrica della Sicilia connessa e collegata al grande tema dei cambiamenti climatici che rischia di modificare sensibilmente il nostro territorio è necessario un vero e proprio piano Marshall , come affermato e proposto da diverse cooperative aderenti proprio a Legacoop, che sia nelle condizioni di reperire tutti gli aiuti e le misure in grado di sostenere agricoltori e allevatori da un lato e costruire una nuova politica idrica che sia di lungo respiro e parta dallo studio dei territori e dall’esigenza di capitalizzare quanto più possibile le poche risorse idriche a disposizione , anche con urgenti e non più rinviabili opere di manutenzione delle dighe presenti nel territorio siciliano .
Il perdurare della situazione attuale determinerà un impoverimento generale e a quel punto non si potra’ più pretendere che le aziende continuino a impiantare in perdita.
Siamo in un momento delicato quanto complicato , gli imprenditori sono spaventati., ha proseguito Pistone,Se non si affronta il tema subito e con una visione di lungo termine, nel giro di pochi anni perderemo tantissimi produttori e con essi l’intero settore agricolo e zootecnico sarà fortemente a rischio .
Il rischio è quello di vedere collassare l’economia agricola e zootecnica della Sicilia”.

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