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Trionfo di “Assassinio nella cattedrale” con Marianella Bargilli e Moni Ovadia a Agrigento

Terminata la penultima tappa siciliana della trionfale tournée di “Assassinio nella cattedrale” con Marianella Bargilli e Moni Ovadia al Teatro Pirandello di Agrigento.

Agrigento, 24 marzo 2024 – Si è conclusa con due straordinarie rappresentazioni, applaudite dal pubblico del Teatro Pirandello di Agrigento, la penultima tappa della tanto acclamata tournée di “Assassinio nella cattedrale”, interpretata da Marianella Bargilli e Moni Ovadia. Le due repliche, andate in scena sabato 23 marzo alle ore 21:00 e domenica 24 marzo alle ore 17:30, hanno riscosso un grande successo presso il pubblico siciliano.

“Desidero ringraziare il pubblico del Pirandello”, dichiara Marianella Bargilli, “un pubblico intelligente e preparato, desideroso di ascoltare e capace di apprezzare. ‘Assassinio nella cattedrale’ è un’opera che richiede attenzione e sensibilità da parte degli spettatori, poiché si tratta di un testo complesso che va compreso fino in fondo. È un’operazione culturale che si propone di stimolare il pensiero e le emozioni, e per questo è necessario un pubblico che sia in sintonia con la parola, il verso e l’intenzione degli attori”.

Marianella Bargilli riveste due importanti ruoli nel dramma di Thomas Stearns Eliot, quello della corifea e quello del quarto visitatore, incarnando l’anima irrazionale e le tentazioni che affliggono il protagonista. “Sia nel ruolo del coro che in quello della tentazione”, prosegue Bargilli, “mi sento chiamata a rappresentare l’anima umana nel suo conflitto tra sensibilità e ragione, tra istinti e convinzioni”.

Moni Ovadia, invece, dà voce al lamento dell’eroe inglese, travolto dalla fede cristiana e tormentato dal dubbio tra abnegazione e desiderio di potere.

“Assassinio nella cattedrale” narra l’omicidio dell’arcivescovo di Canterbury, Thomas Beckett, e il dramma interiore che lo ha accompagnato, la sua lotta con le proprie convinzioni in un mondo ostile. Ambientato nel 1935, lo spettacolo rappresenta un confronto epico tra potere temporale e spirituale, racchiuso nella struttura di una tragedia classica.

La produzione è frutto della collaborazione tra il Teatro ABC di Catania e il Teatro Olimpico di Vicenza, con la regia di Guglielmo Ferro.