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Operazione antidroga “Up&Down”. Rania: “non conosco nessuno degli indagati”

Inchiesta antidroga Up&Down

Dopo gli arresti nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Up&Down” e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento e dalla Tenenza di Favara, emergono i primi particolari sugli interrogatori di garanzia nei confronti degli indagati.

In totale sono state emesse cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti residenti ad Agrigento, Favara e Porto Empedocle per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzato al traffico di stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti. L’inchiesta, come si ricorderà, ha permesso di sgominare una presunto traffico internazionale di cocaina e hashish che dal Belgio arrivava a Favara.

A presentarsi davanti il gip, ieri è stata una delle donne coinvolte nell’operazione, Rania El Moussaid, originaria di Casablanca che i Carabinieri definiscono “figura controversa” e posta agli arresti domiciliari. La giovane 31enne avrebbe risposto alle domande dei giudici. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Giornale di Sicilia”, la donna avrebbe affermato di non “conoscere nessuno degli indagati di questa operazione, ad eccezione di Vincenzo Giudice che è stato il mio compagno”. La giovane si professa innocente e ed estranea ai fatti contestati.

 

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