“Bisogna sapere se il problema è di cassa, quindi, non strutturale, – continua Buscemi – allora chiediamo perchè si vuole intervenire sulla qualità dei servizi come quello sulla raccolta e gestione dei rifiuti, emulando il comune di Agrigento e pertanto facendo licenziare delle persone, riducendo le ore di lavoro ai precari che vivono con stipendi miseri da non garantire una vita dignitosa o ancora tentando di ridurre le indennità che a vario titolo servono per garantire efficienza e efficacia dei servizi; piuttosto ci chiediamo come mai si stia riscuotendo solo adesso la TASI del 2014.
Diversamente, se è strutturale, si abbia il coraggio di denunciare come stanno le cose perché in questo caso necessità un intervento serio e profondo prima che sia troppo tardi e creare le condizioni per evitare un dissesto che sarebbe tragico per tutta la collettività marinara“.
Intanto gli impiegati riuniti in assemblea hanno dichiarato lo stato di agitazione e non accettano due verità. “Per quanto ci riguarda – conclude il segretario Buscemi – non consentiremo a nessuno di agire con una mannaia sui lavoratori e sui servizi senza avere la spiegazione e le ragioni per cui si sta lavorando, come se il comune di Porto Empedocle sia sul baratro del dissesto e stia tetentando di nasconderlo“.