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Porto Empedocle, la CGIL chiede chiarezza sui conti

Porto Empedocle

L’Italia ha bisogno di gente capace di trovare le soluzioni ai problemi senza aggredire il salario ai lavoratori come sempre più spesso succede, è l’unica cosa che sembra sappiano fare i Sindaci i Commissari o i Direttori Generali “- lo dice il segretario generale della Fp Cgil Alfonso Buscemi a proposito dei conti del comune di Porto Empedocle che questo mese non ha pagato lo stipendio degli impiegati.

Bisogna sapere se il problema è di cassa, quindi, non strutturale, – continua Buscemi – allora chiediamo perchè si vuole intervenire sulla qualità dei servizi come quello sulla raccolta e gestione dei rifiuti, emulando il comune di Agrigento e pertanto facendo licenziare delle persone, riducendo le ore di lavoro ai precari che vivono con stipendi miseri da non garantire una vita dignitosa o ancora tentando di ridurre le indennità che a vario titolo servono per garantire efficienza e efficacia dei servizi; piuttosto ci chiediamo come mai si stia riscuotendo solo adesso la TASI del 2014.
Diversamente, se è strutturale, si abbia il coraggio di denunciare come stanno le cose perché in questo caso necessità un intervento serio e profondo prima che sia troppo tardi e creare le condizioni per evitare un dissesto che sarebbe tragico per tutta la collettività marinara“.

Intanto gli impiegati riuniti in assemblea hanno dichiarato lo stato di agitazione e non accettano due verità. “Per quanto ci riguarda – conclude il segretario Buscemi – non consentiremo a nessuno di agire con una mannaia sui lavoratori e sui servizi senza avere la spiegazione e le ragioni per cui si sta lavorando, come se il comune di Porto Empedocle sia sul baratro del dissesto e stia tetentando di nasconderlo“.

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