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Rifiuti, bando e rischio licenziamento, Vaccarello scrive al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione

Il Consigliere Comunale di Agrigento Angelo Vaccarello (in foto)in riferimento alla recente questione sul Bando Rifiuti dove sono in corso procedure di licenziamento per circa 30 lavoratori, ha depositato nella mattinata

odierna presso il protocollo generale del Comune di Agrigento, l’interrogazione, ai sensi dell’art. 30 del Regolamento del Consiglio Comunale, indirizzata al Sindaco, per conoscenza al Segretario Generale, ma destinata anche al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione.

Adesso sono stanco di vedere Padri di Famiglie nella disperazione dopo avere ricevuta la lettera di licenziamento” afferma Vaccarello “è un tipo di giochetto che ormai conosco, si fa leva sulla disperazione dei più deboli, e nel frattempo grazie a questo bando c’è chi tra costi amministrativi e utili di impresa si intasca circa un milione di euro l’anno. La pressione sui lavoratori serve soltanto a cercare di fare aumentare il capitolato, ciò vuol dire che le tasse invece di scendere sono destinate sempre più ad aumentare, con questa interrogazione voglio dimostrare che dalle parole adesso passo ai fatti e chi firmerà il contratto del bando si assumerà la piena responsabilità per i danni derivati, anche di un solo euro, sono incuriosito della risposta che mi darà il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione appena leggerà la mia richiesta“.

Vaccarello, nella sua interrogazione ha chiesto, in modo preciso, ai destinatari di sapere:

1) se l’Amministrazione intende dare esecuzione al bando di gara a
procedura aperta, pubblicato per estratto sulla GURS in data 20 marzo 2015 aventi per oggetto: affidamento “Servizio di spazzamento, Raccolta e Trasporto allo smaltimento dei Rifiuti Urbani e Speciali assimilati nel territorio del Comune di Agrigento CIG 614702904, quindi con la relativa stipula del contratto attraverso la “firma del contratto” di cui all’art.
19 del capitolato speciale d’appalto pur essendo a conoscenza che attualmente pende un ricorso al TAR;

2) se l’Amministrazione in riferimento al*l’art. 47, comma 20,
della legge regionale 28 gennaio 2014, n.5, dove recita testualmente che “le gare a base d’asta di importo superiore a 1.200.000,00, come quelle di cui sopra, devono essere espletate dall’apposito Ufficio regionale (UREGA) ritiene che il Bando sia conforme a tale articolo di legge e nel caso in cui vi siano dei dubbi come intende procedere”.

L’amministrazione dovrà dare risposta scritta entro 30 gg. ai sensi dell’art. 30 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale.

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