La vicenda risale al 2014 – precisa Di Rosa – quando il Consiglio comunale dimissionario aveva deliberato la gestione rifiuti in house non affidandolo a ditte appaltatrici esterne in modo tale di avere un potenziale risparmio in bolletta del 40%. Successivamente il comune emanava invece un bando per la gestione dell’appalto su indicazione del commissario Giammanco(guarda caso appena dimessosi il consiglio in carica).
“ Un Bando che rappresenta un metodo consolidato per produrre facili guadagni e pochi servizi per la Città. Oggi da un lato vediamo Vaccarello, dall’altro lato tutto il resto, Nuovi Consiglieri, Assessori, Sindaco etc.. etc.., che non dicono nulla, che non confermano nè smentiscono, la cosa mi sa di macabro e di oscuro, forse a questo punto è opportuno che intervenga un Ispettore della Regione e chiedere l’intervento di Cantone ad Agrigento, perché Lo scandalo Expo di Milano e Mafia Capitale insegnano.”