Site icon ScrivoLibero.it

SIB-Confcommercio Agrigento: “concessioni balneari” e “Piani spiaggia” in balia di incertezze e ritardi

“Che fine hanno fatto i “Piani spiaggia” che dovevano adottare i comuni della costiera agrigentina?”. Il tempo passa inesorabilmente e dal Governo Nazionale si continuano ad attendere indicazioni chiare e risolutive sulla questione delle Concessioni demaniali marittime. Il termine del 31 dicembre 2023, data di scadenza delle concessioni attuali, è ormai un dato di fatto e impone ai Comuni di indire i bandi per la riassegnazione delle aree demaniali. Ma altro dato di fatto, anch’esso imposto dalla legge, è che gli stessi Comuni siano dotati dei cosiddetti “Piani spiaggia”, senza i quali non è possibile rilasciare nuove concessioni. E allora, considerato che sull’intera costa agrigentina non è ancora stato approvato nessun piano, per i nostri imprenditori del comparto balneare, oltre al danno si profila anche la beffa?
I comuni della costiera agrigentina hanno il dovere, oggi più che mai, di dotarsi e applicare i Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo, indispensabili a regolamentare ogni opera pubblica, ogni struttura di servizio e ogni struttura di ristoro e ricreativa ricadente sulle nostre coste.
“Siamo alle porte del 2023 e come SIB – dichiara Gero Niesi delegato provinciale del sindacato dei balneari di Confcommercio Agrigento – abbiamo più volte sollecitato le amministrazioni comunali ad adoperarsi per la predisposizione dei piani spiaggia, mettendoci anche a loro disposizione, ma i riscontri a tal riguardo non sono stati per nulla incoraggianti”.
“Ribadiamo a tutti i Comuni costieri l’oramai improcrastinabile necessità della predisposizione dei PUDM. Occorre sanare un vuoto di pianificazione che si protrae da diversi anni e non trova ancora soluzione. Predisporre i Piani Spiaggia significa organizzare un ordinato sviluppo delle nostre coste, ma anche, e in questo periodo “soprattutto”, tutelare tutte quelle imprese che vivono di questo settore. Le strutture balneari – continua Gero Niesi – sono un patrimonio per tutti, sia economico che identitario e in quanto tale da tutelare, garantendone la legittima continuità lavorativa. Da parte dei Comuni deve esserci una doverosa, costante ed opportuna valorizzazione di ogni singola impresa balneare e tutte devono essere adeguatamente supportate in un percorso di rinnovamento così importante e delicato com’è quello che stanno per intraprendere a partire dal 2023”.
Ma l’attenzione del SIB non è indirizzata solo ai Comuni. Riguardo il rinnovo delle concessioni balneari, è necessario che gli attuali concessionari non siano impreparati ad affrontare questo cruciale passaggio e quindi devono adoperarsi affinché non venga loro pregiudicata la riassegnazione dei titoli, facendo la propria parte per avere la certezza di possedere tutti i requisiti necessari per partecipare alle aste pubbliche. Sarà necessario, da parte delle imprese, un notevole sforzo, sia in termini di energie, sia in termini di risorse economiche. Quindi è doveroso, per i comuni Costieri, attivarsi immediatamente per non vanificare tale sforzo.
È essenziale che vengano individuate e attuate nell’immediato le necessarie soluzioni. Le istituzioni nazionali, ragionali e comunali lo devono a tutti gli imprenditori balneari, che non hanno certezze sul proprio futuro e ancora oggi non sono in condizione di pianificare la prossima stagione, e forse il proprio futuro.

Exit mobile version