Dal 2014 ad oggi la collaborazione della “benemerita” ha permesso di ricostruire una rete di spaccio al dettaglio di metadone ed eroina nella provincia di Parma. Nell’ambito dell’indagine denominata “triglie rosse”, visto che grazie ad intercettazioni telefoniche, si è scoperto che i pusher con questo termine in codice si riferivano alle sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno individuato i corrieri che dalla Sicilia trasportavano in dei trolley la droga per veicolarla nelle regioni del nord dove veniva venduta al dettaglio.
Gli arrestati, due dei quali si trovavano già in carcere sono: l’albanese G. S. che svolgeva la funzione di grossista delle sostanze stupefacenti, L.F, nato a Canicatti ma residente a Parma e già detenuto in via Burla, G.A., nato a Canicattì ma residente a Ravanusa, V.A., nato a Fiorenzuola d’Arda e residente a Parma e C.V., nato a Langhirano e già detenuto presso il carcere di via Burla.
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