Site icon ScrivoLibero.it

Stabilizzazione precari del Libero Consorzio di Agrigento: la Cgil chiede un tavolo di concertazione ufficiale

La vertenza per la stabilizzazione dei lavoratori precari presso il Libero Consorzio Comunale di Agrigento approda sul tavolo della Regione e precisamente all’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica.

Da tempo la Funzione Pubblica CGIL di Agrigento chiede un tavolo di concertazione ufficiale per fare il punto della situazione rispetto al percorso amministrativo che possa consentire la stabilizzazione definitiva dei lavoratori con contratto a tempo determinato.

In assenza di una convocazione ufficiale nei giorni scorsi la FP CGIL ha scritto alla Prefettura proclamando lo stato di agitazione e ha chiesto di attivare le procedure di conciliazione. Nel frattempo, appunto, su richiesta della Segretaria Regionale FP CGIL Sicilia Clara Crocè, l’Assessore ha convocato il Commissario straordinario del Libero Consorzio per affrontare la vertenza aperta dal sindacato dei servizi Pubblici della CGIL. Nella riunione che si è tenuta nella giornata di ieri 12/12/2018 i dirigenti della provincia di Agrigento hanno comunicato che, l’Ente ha già provveduto alla proroga del personale precario. Hanno inoltre precisato che l’Ente ha approvato il bilancio e intende stabilizzare i lavoratori precari, pertanto, ha chiesto chiarimenti in ordine al contenuto di alcune norme che sembrerebbero impedire la stabilizzazione del personale precario e segnatamente: 1) L’Osservatorio istituito con norma regionale (peraltro non si è mai riunito nell’ultimo anno) ha, di fatto, impedito qualsiasi iniziativa; 2) la norma che impone la riduzione della dotazione organica del 15%, in atto l’ex provincia di Agrigento è fuori con una percentuale del 6,8% . Alfonso Buscemi Segretario Regionale della FPCGIL ha chiesto all’Assessore un impegno politico finalizzato alla modifica di tali norme che sembra impediscano la legittima stabilizzazione del personale precario. L’Assessore on. Bernardette Grasso, ha lamentato l’assenza di risposte da parte del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini al quale si è rivolta per avere risposte in merito. “Stiamo assistendo a un assordante silenzio da parte del Governo Centrale. La mia lettera inviata al Ministro Salvini, con la quale il Governo Regionale chiede a quello Nazionale e al Parlamento lo sforzo di farsi carico, nella finanziaria, dei bisogni dei territori e di restituire alle Città Metropolitane e alle Province la possibilità di assolvere i compiti istituzionali loro assegnati, non ha sortito nessun effetto”. Lo stesso Assessore Grasso, invita a “una mobilitazione” da spostare verso Roma e informa che il Governo regionale sta cercando di fare il possibile per ovviare al prelievo forzoso che sta comportando un disavanzo di bilancio per le casse delle ex province. In variazione di bilancio, in corso di approvazione, sono state previste delle norme che in qualche modo possono alleviare le difficoltà; Se però lo Stato non ci dà una mano – conclude l’Assessore della funzione pubblica – la situazione di predissesto che attanaglia le ex Province e i Comuni, li obbligherà a dichiararne il dissesto.

Exit mobile version