Malgrado il fatto che la grande rivoluzione del trading online sia stata proprio quella di consentire ai singoli utenti un accesso diretto ai mercati, nei fatti per poterlo fare è necessario richiedere servizi di intermediazione da parte di questi soggetti virtuali che mettono a disposizione dei clienti i loro software.
Una commistione di eventi che fa si che chiunque possa trasformarsi in trader fai da te appoggiandosi ai servizi garantiti da queste piattaforme. Che ormai sono tante e di ogni genere.
Se vogliamo parlare in termini tradizionali, un broker online altro non è che un operatore finanziario che immette nel mercato degli investimenti ordini per conto nostro. Ovvero, raccoglie le nostre richieste di vendita o acquisto e le veicola all’interno del mercato di riferimento.
Ovviamente per fare tutto ciò il broker deve avere il suo tornaconto, o guadagno; nel concreto un trader che investe guadagna dal tanto vituperato termine spread. Che non sta qui ad avere alcuna implicazione con quanto viene sbandierato in politica; ma indica semplicemente la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita.
Se si acquista un bene a ‘x’ cifra e lo si rivende a ‘x’ + 3, ovviamente, il guadagno sarà pari a 3. Questo è il guadagno del trader, ovvero di colui che investe e mette i soldi. Mentre il broker, quindi l’intermediario, in questo caso una piattaforma, guadagna tramite una commissione che viene trattenuta sulla movimentazione. Come dire, guadagna a prescindere.
Questo è il ruolo dei broker della rete. Intermediari cui affidiamo i nostri soldi. Soggetti che eseguono una transazione finanziaria per nostro conto (in quanto hanno accesso a un mercato che noi non potremmo raggiungere) facendoci pagare una commissione.
Ecco perché diventa fondamentale individuare i parametri per la scelta del broker online. Che deve essere affine a quelle che sono le nostre necessità; oltre che attinente al nostro concetto, anche etico e morale, di fare trading online. Tra le migliaia di operatori che ci sono sul mercato, orientarsi non è per niente facile.
Importante partire quindi dal livello di esperienza di chi investe (per capire di conseguenza a quale broker affidarsi); la tipologia di prodotti sui quali si vuole investire (Azioni? Materie prima? Altro); e, soprattutto, il livello di sicurezza che il broker scelto può garantirci.