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Agitazione degli operatori ecologici di Canicatti, il chiarimento delle imprese: “Il Comune deve ancora pagarci delle fatture arretrate e continua a trattenere soldi senza giustizicazioni”

Le ditte del Raggruppamento di imprese che hanno in appalto il servizio rifiuti a Canicattì, Sea, Iseda ed Ecoin, intervengono con una nota sull’agitazione degli operatori ecologici che ieri e oggi tiene ferma la raccolta differenziata in città pur garantendo i servizi essenziali.
“Quanto dichiarato dal sindaco Di Ventura a proposito dei pagamenti – spiegano le ditte – non è veritiero perchè, allo stato attuale, il Comune non ci ha pagato la fattura di giugno così come affermato mentre, per quanto concerne gli stipendi ai lavoratori, va chiarito che i lavoratori, al momento hanno in arretrato solo lo stipendio di giugno perchè luglio va in maturazione il 15 agosto”.
Le imprese chiariscono anche i passaggi tecnici che stanno portando a questo stato di cose.
“In questa situazione nello specifico – continua la RTI – il problema non sono le penali che ogni mese ci applicano sulle fatture perchè le penali ci vengono applicate da due anni e i lavoratori li abbiamo pagati ugualmente. Il punto è che adesso, il Comune di Canicattì oltre alle trattenute mensili, ci applica una detrazione ulteriore del 20 per cento senza alcun giustificato motivo. A questo si aggiunga che il Comune di Canicattì ci deve ancora la somma di 900 mila euro del precedente appalto. In sostanza, l’importo delle detrazioni, tutte fatte in maniera unilaterale ed in contrasto con le disposizioni del Codice dei Contratti, ammontano a circa 1 milione e 300 mila euro che sommate ai 900 mila euro di cui prima, ci ha messo in serie difficoltà economiche”.
Le imprese infine chiariscono che nell’altro comune di questo Aro, e cioè il cantiere di Camastra, la raccolta e i pagamenti avvengono regolarmente.

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