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Agrigento, al via il XII Convegno zonale di Comunale del Rinnovamento Carismatico Cattolico

Si svolgerà dal pomeriggio di venerdi 19 gennaio alla sera di domenica 21 gennaio, presso l’Hotel Akrabello del Villaggio Mosè (Agrigento), il XII Convegno zonale di Comunione del RCC (Rinnovamento Carismatico Cattolico), organizzato dalla Comunità “Gesù è Amore” di Casteltermini.

Il tema del Convegno zonale (che accoglie i gruppi e le comunità del Rinnovamento Carismatico del Sud Italia) è “Siate sempre nella gioia, perché Cristo ha vinto il mondo!”.
Saranno ospiti del Convegno, come relatori delle catechesi e animatori delle preghiere:
– S.E. mons. Antonio Staglianò (Vescovo della Diocesi di Noto);
– Sebastiano Fascetta (vive da anni l’esperienza carismatica, conferenziere ed autore di diversi libri sul tema);
– mons. Melchiorre Vutera (Vicario Generale e Moderatore dell’Arcidiocesi di Agrigento);
– padre Emanuele Zippo (Passionista, predicatore ed evangelizzatore, autore di musica cristiana);
– don Carmelo Lo Bue (arciprete di Sciacca, parroco della Basilica Madonna del Soccorso);
– don Franco Giordano (arciprete di Palma di Montechiaro);
– don Giuseppe Alotto (parroco dell’Unità Pastorale di Casteltermini).

Il Rinnovamento Carismatico, diffusissimo nel mondo – in 235 nazioni con un totale di circa 120milioni di aderenti cattolici (l’11,4% dei cattolici) – si presenta come una “corrente spirituale” dove non ci sono capi fondatori, né iscrizioni. Più che un movimento nella Chiesa, è Chiesa in movimento, è Chiesa viva, sospinta dal soffio dello Spirito Santo, che non finisce mai di stupire. Il Cardinale Suenens, Primate della Chiesa Belga e tra i promotori del Rinnovamento nel mondo, ha affermato: “Il Rinnovamento scomparirà quando questa grazia dello Spirito Santo avrà impregnato di sé tutte le comunità cristiane”.

Gli inizi del Rinnovamento Carismatico Cattolico risalgono al 1967, due anni dopo la chiusura del Concilio Vaticano II, che aveva mobilitato tutta la Chiesa, risvegliando attese e speranze e dando l’avvio al grande aggiornamento teologico, liturgico, ecumenico. Alcuni studenti e professori americani dell’Università di Pittsburg e poi dell’Università di Notre Dame (USA), cominciarono a sperimentare (in preghiera) fenomeni simili a quelli verificatesi nelle comunità apostoliche di cui parlano gli Atti degli Apostoli e le Lettere di San Paolo.
Fu un’esperienza straordinaria. Quei giovani scoprirono che la rinnovata scelta di Gesù, come Signore della propria vita, favoriva un’apertura all’azione e ai doni dello Spirito Santo, sviluppava una nuova capacità di amare Dio e il prossimo, generava un nuovo amore per la Chiesa, li riavvicinava ai Sacramenti e dava loro una grande sete della preghiera e della Parola di Dio.
Questa scoperta grandiosa riempiva il loro cuore di gioia e di ringraziamento alla Santissima Trinità. Era l’esperienza di una nuova effusione dello Spirito.
Il Rinnovamento Carismatico Cattolico giunse in Italia nel 1970 con Padre Valeriano Gaudet, di origine canadese, oblato di Maria Immacolata, che fondò un Gruppo di lingua inglese presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Nell’autunno dell’anno seguente fondò poi il 1° Gruppo di lingua italiana presso la Parrocchia di S. Mauro Pascoli (diocesi di Cesena).

Il Rinnovamento Carismatico Cattolico iniziò a diffondersi in tutta Italia, stimolato anche dalle celebrazioni del III Congresso Internazionale Carismatico Cattolico, tenutosi a Roma presso le Catacombe di San Callisto, durante l’Anno Santo 1975. In quell’occasione i 10.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo e i 700 sacerdoti vennero accolti nella Basilica di San Pietro dal Papa Paolo VI che, in un memorabile discorso, offrì “cittadinanza ecclesiale” al Rinnovamento e ne affidò il compito di assistenza spirituale al Cardinale Joseph Leon Suenens.
Impostata la fase organizzativa pionieristica, nel 1978 il Rinnovamento tenne a Rimini la 1^ Convocazione Nazionale, cui seguì la seconda nel 1979 e così di seguito, ogni anno, fino ad oggi, con un numero sempre crescente di partecipanti.

Il Rinnovamento Carismatico Cattolico in Italia viene rappresentato da varie comunità, tra cui:
– la “Comunità di Gesù”;
– la “Comunità Maria”:
– l’Associazione “Rinnovamento nello Spirito Santo”;
– l’Associazione “Rinnovamento Carismatico Cattolico – Alleanza di Comunione”;
– la Comunità “Gesù Ama”;
– la Comunità “Gesù è Risorto”;
– la “Comunità Gesù Risorto”;
– la Comunità “Gesù Amore”;
– il Movimento “Dives in Misericordia”.

La vita nei Gruppi del Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Il RCC è costituito oggi in Italia da molti gruppi o comunità sparsi ovunque. Questi gruppi non vogliono essere totalizzanti, perciò non importa che una persona – sia laico o sacerdote o religioso – appartenga ad altre associazioni, proprio perché la garanzia dell’effusione è dono per tutti e, con essa, l’identità di ciascuno non viene mai messa in discussione, ma al contrario viene rafforzata e vivificata. Lo Spirito Santo fa capire ai singoli, ai gruppi e alle comunità, la propria chiamata, offrendo i suoi doni di crescita e perfezione cristiana, secondo il piano di Dio. I gruppi del RCC non sono un luogo di rifugio per persone in cerca di gratificanti consolazioni, ma cenacoli di crescita spirituale, dove si sperimenta la potenza dello Spirito Santo per poi viverla con gioia nella propria vita di ogni giorno e comunicarla agli altri.

Come si entra nel gruppo.
Non ci sono problemi di iscrizioni o di adesione formale. Tutti possono accedere liberamente alle riunioni che si svolgono settimanalmente. Periodicamente il gruppo organizza per i nuovi fratelli il “Seminario di preparazione alla preghiera di effusione dello Spirito Santo”. Si tratta di sette o più incontri dedicati all’istruzione, alla riflessione e soprattutto alla preghiera. Durante questi incontri vengono presentati alcuni insegnamenti fondamentali della fede cristiana (l’Amore di Dio, la salvezza, la vita nuova, i doni e i carismi, l’effusione dello Spirito, la crescita spirituale e la trasformazione in Cristo), con l’intento di farli calare nel cuore e nella vita quotidiana. Quando i partecipanti al seminario sono pronti, si organizza una giornata di ritiro spirituale per l’effusione dello Spirito Santo. A questa giornata partecipa tutto il gruppo e vengono invitati anche gruppi vicini.
Come avviene la “Preghiera di Effusione”.

Benché sia un momento di fondamentale importanza e sia circondato da una grande attesa, in realtà si tratta di una cosa molto semplice. Un gruppetto di fratelli e sorelle, che hanno già ricevuto l’effusione, pregano su ciascuna persona, imponendo le mani e invocando lo Spirito Santo. Non si tratta evidentemente di un sacramento. È semplicemente una preghiera fatta nel nome di Gesù e fondata sulle sue promesse. Egli infatti ha detto: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt.18,20); “Tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo concederà” (Gv.15,16); “Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono” (Lc.11,13).
Gli effetti di questa preghiera sono sorprendenti, ma non uguali per tutti, in quanto dipendono anche dalla disposizione interiore dei singoli. Tra i doni di questo incontro personale con Dio si evidenziano la pace e la gioia che inondano l’anima e aprono spontaneamente alla lode.

Per molti l’effusione diventa l’inizio di una vera vita cristiana posta sotto la signoria di Gesù Cristo, per altri è una nuova ondata di grazia, una riscoperta gioiosa della propria vocazione. Per tutti è come immergersi di nuovo nelle acque del battesimo, godere di essere figli di Dio, templi vivi dello Spirito Santo e valide membra del Corpo di Cristo, la Chiesa.
Così rinnovati dalla grazia della preghiera di effusione e fortificati dallo Spirito Santo con i doni, virtù e carismi, i cristiani si impegnano sempre di più a servire la Chiesa nell’esercizio dei vari ministeri.
Per vivere questa esperienza è sempre possibile partecipare agli incontri di un gruppo del Rinnovamento Carismatico.

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