Si tratta di interventi riprogrammati dal Ministero dell’Ambiente su richiesta del Comune di Agrigento. 200 mila euro necessari per l’intervento che restituirà un sito visitabile e che diventerà un percorso turistico. Una rete ricca di sotterranei quella di Agrigento che pian piano stanno tornando alla luce e che ampliano l’attrattività turistica della città dei templi.
Si tratta di una cisterna lunga circa 60 metri e che si sviluppa per un’altezza di circa sette metri che serviva, in antichità, a raccogliere le acque dalla Rupe Atenea attraverso il sistema degli ipogei. Un ritrovamento storico abbastanza importante dai diversi connotati architettonici e archeologici.
“Con questo finanziamento – afferma il Sindaco Lillo Firetto – richiesto e ottenuto dal Ministero, ci consentirà di poter fruire di questa antica cisterna, testimonianza dell’epoca borbonica, che si trova confinante con l’ipogeo Zuccarello. Ripristinandolo e aprendo il varco, sarà possibile fruirlo a beneficio dei turisti“.