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Agrigento, scavi archeologici: rinvenute due fornaci per la produzione di ceramica

Continuano le scoperte dopo gli scavi archeologici nell’area della Valle dei Templi di Agrigento. Le ultime, riguardano due fornaci – una rettangolare ed una circolare – risalenti alla fine del VI e la metà del V secolo a.C., e una grande casa privata, con pitture e mosaici colorati, costruita tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C.

Gli scavi, guidati dall’Università di Bologna e realizzate grazie da una stretta collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico “Valle dei Templi”, ha permesso di far venire alla luce gli importanti reperti.

In particolare, le due fornaci che si trovano nell’area artigianale della città, sono state scoperte insieme a tanti materiali di scarto ritrovati nelle stesse fornaci e negli scarichi adiacenti permettendo così agli studiosi di collocare l’attività degli impianti tra la fine del VI e la metà circa del V secolo a.C. Tra questi ci sono in particolare anfore da trasporto di tipo “greco-occidentale”, prodotte in entrambi i forni, oltre a tegole, altre classi di ceramiche ed anche distanziatori e sostegni che venivano utilizzati dagli artigiani per le loro attività.

L’altra campagna di ricerca è stata invece dedicata allo scavo di una casa nel Quartiere Ellenistico-Romano dell’antica Agrigento. I nuovi scavi hanno permesso di ampliare la conoscenza di questa grande dimora costruita tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C.

Si tratta di una casa “a pastàs”, edificata secondo uno schema tipico del mondo greco, con un portico trasversale che disimpegna gli ambienti più prestigiosi della casa, tutti disposti nel settore nord. A rendere l’edificio particolarmente interessate è il suo perfetto stato di conservazione.

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