Se oggi vi è grande attesa per la riunione dell’amministrazione comunale con i vertici dell’Anas per discutere sul futuro e sulle ipotesi del Viadotto Morandi, la giornata di ieri non è stata certo foriera di buoni propositi.
Era infatti fissato l’incontro della commissione consiliare “lavori pubblici e urbanistica” del Comune di Agrigento con i rappresentanti dell’Anas per discutere della problematica, tornata agli onori della cronaca soprattutto dopo la tragedia del crollo di una porzione dell’omonimo ponte a Genova.
Era stato il presidente della commissione, William Giacalone, insieme ai consiglieri Gerlando Gibilaro, Rita Monella e Vincenzo Licata a convocare i responsabili per conoscere “cosa abbia messo in opera l’Anas – come si legge dal verbale della commissione consiliare – per risolvere i problemi del viadotto Morandi e delle altre arterie chiuse dalla stessa Anas per problemi che alla Commissione lavori pubblici non sono mai stati ufficialmente comunicati”.
Incontro che però non si è tenuto poiché con una nota del settembre, l’Anas, nella persona del Responsabile del Coordinamento territoriale, l’ingegnere Valerio Mele, ha fatto sapere la propria indisponibilità, per impegni imprescindibili, a partecipare all’incontro con i consiglieri della II Commissione consiliare.
“Ci aspettavamo un atteggiamento di apertura e collaborazione diversa – dichiara il presidente della commissione William Giacalone – da parte di un ente la cui competenza di gestione ha un forte impatto con la vita quotidiana dei cittadini”.
Parole che si aggiungono a quelle del consigliere Gerlando Gibilaro: “ritengo doveroso conoscere, in primis, mediante una perizia tecnica la situazione strutturale di fatto del ponte Morandi, la quale verosimilmente comporterebbe l’eventuale mantenimento e messa in sicurezza della struttura e/o l’eventuale demolizione”.
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