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Agrigento, “violò sorveglianza speciale”: chiesto il rito abbreviato per Massimino

Udienza ieri al Tribunale di Agrigento per il 50enne agrigentino Antonino Massimino, ritenuto un presunto boss, e finito nei guai dopo essere stato trovato due anni addietro dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento alla guida di un’auto nonostante gli fosse stata ritirata la patente in seguito alla sorveglianza speciale.

Un fatto che fece scattare una denuncia con l’accusa di aver violato le prescrizioni derivanti dalla misura a lui imposta. Massimino, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, ha chiesto il rito abbreviato; fatto quest’ultimo che, in caso di condanna, prevede la riduzione della pena fino ad un terzo.

La prossima udienza si svolgerà il 29 novembre con la requisitoria del pm e le arringhe difensive. Il 50enne, come si ricorderà, è tornato in libertà da poco dopo la vicenda, per cui è stato scagionato, legata a presunti casi di estorsione in danno di imprenditori.

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