Nel corso della conferenza stampa tenuta questo pomeriggio nel suggestivo foyer “Pippo Montalbano”, alla presenza del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, l’attore napoletano ha parlato della rivisitazione dell’opera rappresentata per la prima volta al Palais Royal il 15 febbraio 1665 ed ispirata alla vecchia leggenda di don Juan, gentiluomo di corte, ateo, perverso, libertino.
Il Don Giovanni di Molière è un testo eccezionale che ancora oggi sembra essere attuale; un’opera misteriosa e sublime soprattutto dal punto di vista stilistico.
“In una società che oramai sembra implorare la finzione – afferma Alessandro Preziosi – per raggiungere la felicità convivendo nella costante messa in scena di sentimenti, emozioni, anche familiari, il Don Giovanni di Molière smaschera questo paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali, figlie di una borghesia stantia e decadente“.
Un successo soprattutto per la stagione teatrale agrigentina voluta fortemente dall’amministrazione comunale. “Siamo soddisfatti – afferma il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto – per il successo che sta riscuotendo il cartellone teatrale che ha visto, e vede, artisti di primo piano. Siamo riusciti a raddoppiare il numero degli abbonamenti e non si trova da giorni un solo biglietto. Un dato che ci incoraggia e che ci fa riflettere su come due soli spettacoli non bastano. Stiamo pensando con il direttore artistico Sebastiano Lo Monaco di aggiungere più giornate per permettere a tutti la visione delle opere teatrali“.
Prossimo appuntamento al Teatro Pirandello, sabato 30 e domenica 31 gennaio con “Grand Guignol all’Italiana” con Lunetta Savino.
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