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Ambrosini, scuse dell’Aido per la dirigente Siracusa: “fraintendimento dovuto al troppo amore per l’associazione”

Le dichiarazioni della Presidente Nazionale dell’AIDO – Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule, dott.ssa Flavia Petrin (in foto), ristabiliscono la verità sulla spiacevole vicenda che ha coinvolto l’Istituto “G.Ambrosini” di Favara e la locale sezione AIDO.
Si pubblica di seguito la lettera pervenuta agli atti dell’Istituto.

Gentilissima prof.ssa Siracusa,
le scrivo nella mia veste di Presidente Nazionale dell’AIDO – Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule -, per assicurarle che non è mai stata intenzione di AIDO offendere lei e i suoi preziosi collaboratori, ai quali dobbiamo peraltro riconoscere un sincero ed efficace impegno nella promozione della cultura della donazione. Se ciò fosse avvenuto nei recenti accadimenti tra lei e i responsabili di AIDO Favara, me ne scuso a nome dell’Associazione, nella certezza che a muovere i dirigenti di Favara è stato solo il grande amore per l’AIDO e il desiderio di continuare a promuovere la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule.
Ho letto con piacere la sua sottolineatura, affidata alla stampa, rispetto alle importanti iniziative, finalizzate alla promozione della cultura della donazione di organi, che hanno sempre impegnato la sua scuola e lei in prima persona e che, cito testualmente dalle stesse informazioni di stampa, “si è sempre spesa, aderendo al mandato di far crescere donne e uomini capaci di assumere stili di vita sani, di conoscere la corretta alimentazione e di vivere i valori della generosità e della solidarietà”.

Cio’ premesso, le confermo tutta la stima e la disponibilità a collaborare nel comune intento di promuovere corretti stili di vita e una informata cultura della donazione solidale di organi, tessuti e cellule dopo la morte.
Mi conforta leggere che “Le porte della scuola rimangono aperte a qualsiasi associazione, AIDO compresa, che intenda promuovere la cultura della donazione, della prevenzione di patologie gravi, della buona alimentazione, dello sport ed in generale uno stile di vita sano e solidale con quanti necessitano di assistenza”.

Le posso confermare che l’AIDO ha nel proprio statuto la finalità di “1) promuovere in base al principio della solidarietà sociale, la cultura della donazione di organi tessuti e cellule, 2) promuovere la conoscenza di stili di vita atti a prevenire l’insorgere di patologie che possano richiedere come terapia il trapianto di organi, provvedere per quanto di competenza alla raccolta di dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione di organi, tessuti e cellule post mortem”.
Per il raggiungimento di queste finalità una delle attività più importanti è quella di informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e in questo ambito i dirigenti AIDO di Favara si sono sempre spesi con grande generosità e impegno.
Tutto ciò a conferma di ideali comuni che ci uniscono nell’unico scopo di lottare contro la sofferenza attraverso un’azione culturale e sociale seria, informata e correttamente gestita.
Mi spiace per i contrasti che si sono creati tra lei e i responsabili di AIDO Favara e mi auguro dal profondo del cuore che gli equivoci possano considerarsi superati, alla luce della comune volontà di sviluppare progetti di cultura della donazione nella scuola, e che quanto vissuto possa essere considerata un’esperienza provocata dalla generosità e dal desiderio di “fare del bene per chi soffre in lista d’attesa”.
Ringraziandola per quanto ha fatto, per quanto fa e per quanto continuerà a fare anche nel futuro per la realizzazione dei comuni ideali della solidarietà sociale, le auguro ogni bene e un proficuo lavoro a beneficio della comunità di giovani che le è stata affidata”. Conclude la Dott.ssa Flavia Petrin.

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