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Benvenuti al Sud, ecco la situazione Poste di Porto Empedocle: la denuncia della Cisl

“Benvenuti al Sud. Non è il titolo del noto film di Luca Miniero, ma sembra quasi come se l’ autore del film si fosse ispirato al nostro Paese e in particolar modo alla gestione degli Uffici Postali di Porto Empedocle per dar vita al Suo film”.

Lo afferma Eduardo Sessa, responsabile cittadino della Cisl, che aggiunge:

“Accogliamo le miriadi di lamentele degli utenti che giornalmente affollano gli uffici postali di Porto Empedocle, ed in special modo la sede Centrale di Via Roma. Segnaliamo che in questi uffici esiste si, un sistema di gestione delle code, ma pare che questo sia tarato non proprio correttamente, facendo bivaccare chi ha preso una tipologia di ticket a favore di chi ha optato per altro ticket scegliendo un servizio diverso, creando notevoli situazioni anche di diverbi tra gli utenti stessi , venuti a volte alle mani, che si vedono scavalcati involontariamente da chi magari è arrivato all’ultimo minuto. Ma non finisce qui, se un’ utente accenna ad una timida reazione chiedendo informazioni allo sportello, si viene invitati dallo sportellista di turno a segnalare tutte le anomalie ad un numero verde ( ovviamente non fornito), dal quale probabilmente risponde qualcuno che Porto Empedocle non sa manco dove si trovi”.

“Provando a spingersi oltre e chiedendo magari , sempre con dovuta educazione, di poter essere ascoltato dal Responsabile della sede, anche questo come una sorta di preregistrazione, invita a chiamare sempre lo stesso numero verde (sempre non fornito), evidenziando tutte le lamentele del caso. Non ci pare che questa sia la corretta filosofia aziendale voluta da questa prestigiosa Azienda. Nei vari spot televisivi e giornalistici, non si fa altro che evidenziare quanto le Poste siano vicini ai bisogni del cittadino utente, ma questo pare valga solo per le sedi del nord che fanno dell’efficienza il loro cavallo di battaglia, così come il famoso film appena citato”.
“Invitiamo la Direzione di questa Società a sensibilizzare un po’ di più quanti hanno un rapporto con l’ utenza, ricordando loro che spesso si tratta di una categoria di utenza debole e con piccoli bisogni che si possono soddisfare anche con piccoli gesti, nonché con la velocizzazione delle operazioni, tralasciando durante le ore di sportello di comunicare con i loro cari telefonicamente, o impartendo lezioni di cucina ai colleghi accanto. Ci piacerebbe vedere un’ Ufficio efficiente dove la gente, la povera gente, gli anziani pensionati, non debbano più alzarsi la mattina alle 04,00 per prendere il turno, e non rischiare di fare un’inutile fila perché nel frattempo si sono esaurite le scorte di cassa, come a volte viene comunicato. Proviamo ad immaginare il disagio dell’ anziano utente che dopo ore di attesa, come dicevamo anche di notte, si trovi ad aver bisogno del bagno”.

“Non esiste una sola possibilità di utilizzo di un bagno, e che se ne sappia, non esiste proprio un bagno per l’utenza.
Ci piacerebbe immaginare un servizio postale più efficiente e soprattutto vicino all’ utenza.
Auspichiamo un’ intervento della Direzione Centrale che dia direttive in tal senso e, predisponga ove possibile, idonei servizi utilizzabili dalla clientela”, conclude Sessa.

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