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CGIL, CISL e UIL scrivono al vice presidente della Regione Sicilia: consegnato lo “cahier de doleance” della provincia di Agrigento

Una lunga lettera aperta inviata al vice presidente della Regione Sicilia, Mariella Lo Bello, è stata inviata dalle sigle sindacali di CGIL, CISL e UIL che vuole essere il riassunto di un lungo “cahier de doleance” dei problemi della provincia di Agrigento, chiedendo un confronto per la ricerca di soluzioni.

“In questi 3 anni abbiamo atteso, invano, che – così come avvenuto in altre realtà provinciali – ci potesse essere un confronto fra l’insieme delle forze economiche e sociali ed il governo della Regione, ma questo non è mai successo!
Anche questo abbiamo detto nella nostra Manifestazione Unitaria dello scorso 31 Ottobre”.
“Proprio partendo dalla manifestazione – scrivono CGIL, CISL e UIL, per tramite dei loro segretari Raso, Saia e Acquisto – vogliamo aprire un ragionamento con chi, che era e rimane, l’unica rappresentante di questa Provincia all’interno del Governo della Regione.
Come sai, il mondo del lavoro agrigentino e siciliano vivono una condizione di grande sofferenza.
I disoccupati, secondo gli ultimi dati, sono il doppio rispetto alla media nazionale. Negli anni della crisi si sono persi 170.000 di posti di lavoro”.
“Il Pil nell’Isola, dal 2008 al 2014, ha registrato una caduta del 17%, con punte del – 40% nel settore Industria e del – 58% in quello delle Costruzioni.
Nessuna prospettiva si è aperta per i giovani, se non quella di un tirocinio che difficilmente alla scadenza sarà confermato come lavoro, mentre per i precari storici non arriva ancora la stabilizzazione e addirittura diventa sempre più difficile ottenere finanche l’ennesima proroga dei contratti in essere.
Nella Formazione professionale e per quanto riguarda gli Sportelli Multifunzionali, la mancanza di una riforma ha causato migliaia di licenziamenti e adesso i tagli rischiano di abbattersi anche sulla Forestazione e sui Consorzi di Bonifica, ambiti fondamentali per sviluppare una seria politica di tutela del territorio.
Drammatica è la condizione in cui versano le infrastrutture viarie e i collegamenti: autostrade interrotte, rete stradale abbandonata a se stessa, collegamenti marittimi e ferroviari assolutamente insufficienti.
Con queste condizioni è difficile mantenere standard produttivi competitivi, attirare investimenti e creare buona occupazione.
Per tutte queste ragioni diciamo che non bisogna sprecare l’occasione di utilizzare bene le risorse dei Fondi strutturali della nuova programmazione europea 2014-2020, un’opportunità fondamentale per creare occasioni di sviluppo nel prossimo decennio.
Così come sarebbero urgenti e necessarie risorse per gli ammortizzatori sociali, per evitare la desertificazione produttiva e la macelleria sociale e per combattere esclusione sociale e povertà.
Su quest’ultimo punto CGIL CISL UIL ed un “cartello” vasto di Associazioni hanno presentato un disegno di legge di iniziativa popolare che andrebbe sostenuto ed approvato rapidamente.

Per quanto riguarda il confronto con il Governo nazionale e con il sistema delle aziende pubbliche di servizi – in particolare Anas e Ferrovie dello Stato – si rivendica l’attuazione degli accordi di Programma Quadro per la modernizzazione della rete ferroviaria, della portualità e della logistica e si segnala che, anche nella ipotesi di “Master plan” per il Mezzogiorno che leggiamo dai giornali, che Agrigento è e, purtroppo resta, ancora da “collegare al Mondo” esattamente come quando lo rivendicavi insieme a Noi nella Tua qualità di allora.

Certo, da allora, la Agrigento-Palermo è partita e la Palermo-Agrigento muove i primi passi: opere che vanno seguite, passo dopo passo, per impedire che diventino nuove “incompiute”, ma tutto il resto dei problemi sono tutti lì.

Nella “piattaforma agrigentina” della Manifestazione del 31 Ottobre scorso abbiamo indicato anche alcune “specificità” della Nostra Provincia, abbiamo detto che occorre:

• Chiudere questa vergognosa pagina delle TERME DI SCIACCA
• Dire parole definitive sul futuro della ITALKALI e delle Aree Industriali
• Sbloccare l’edilizia pubblica e privata con particolare riferimento alle infrastrutture , al recupero dei centri storici (ad Agrigento chiudere l’annosa “ questione Cattedrale”), alla vivibilità delle città;
• Avere una politica per salvaguardare la PESCA e le Marinerie di Sciacca, Licata e Porto Empedocle;
• Investire sui beni culturali e sulla cultura: la valle dei templi ed il resto delle bellezze storiche e ambientali, i percorsi eno-gastronomici, il rilancio del turismo;
• CUPA: siamo preoccupati dal fatto che nella legge sui Liberi Consorzi sono sparite le competenze sulla materia e, in generale, sul futuro del “polo universitario agrigentino”;
• Non perdere un centesimo delle risorse per migliorare la qualità dell’assistenza sociale e sanitaria per migliorare la qualità della vita dei soggetti deboli: anziani, disabili, bambini;
• Occorre abbattere il peso opprimente delle bollette di ACQUA e RIFIUTI, ritornando ad una gestione pubblica ed oculata di questi servizi.

Sull’insieme di queste questioni, ci piacerebbe avere con Te un confronto ravvicinato, affinché Tu possa assumere, a nome del Governo, gli impegni che servono a definire le questioni richiamate.
In attesa di un Tuo cortese cenno di riscontro, di rinnoviamo i nostri auguri e Ti inviamo cordiali saluti”.

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