Introdurrà i lavori, portando i saluti agli intervenuti, il sindaco di Naro, Lillo Cremona, che pure presenterà brevemente l’iniziativa, insieme a Calogero Ninotta (dell’Associazione “Salute ed Ambiente” di Ravanusa), a Fina Alongi (presidente AIRC Sezione Provinciale di Agrigento) e a Giuseppa Candela (responsabile del Registro Tumori di Trapani ed Agrigento, presso l’ASP di Trapani).
Relatori del convegno sono: Alfredo Butera, direttore di oncologia medica all’ASP di Agrigento; Domenico La Porta, specialista di chirurgia oncologica Baystate Medical Center e docente al Tufts University Medical School di Boston (USA); Gaetano Geraci, direttore del servizio epidemiologia ASP di Agrigento.
Concluderanno i lavori: Salvatore Puma, presidente dell’Ordine dei Medici di Agrigento e Salvatore Lucio Ficarra, direttore generale dell’ASP.
Interverranno: Rosario Crocetta, Presidente Regione Siciliana; Mariella Lo Bello, vice-presidente Regione Siciliana; Vincenzo Fontana, vice-presidente Commissione Servizi sociali e Sanitari ARS; Calogero Firetto, componente Commissione Servizi Sociali e Sanitari ARS; Giovanni Panepinto, componente Commissione Affari Istituzionali ARS; Antonino Bosco, parlamentare della Camera dei Deputati; Giuseppe Marinello, parlamentare del Senato Repubblica; Tonino Moscatt, parlamentare della Camera dei Deputati; Maria Grazia Brandara, commissario straordinario del Comune di Licata e numerosi Sindaci dell’hinterland.
“Vogliamo sensibilizzare i politici, gli amministratori, gli operatori sanitari a tutti i livelli, gli utenti ed i cittadini – dichiara il sindaco di Naro, Calogero Cremona – sull’importanza di realizzare una struttura preposta alla raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti nel nostro territorio.
Una simile struttura – conclude il sindaco – è infatti oltremodo efficace ai fini della tempestività e della prevenzione, consentendo di monitorare costantemente l’andamento della patologia oncologica, grazie alla ricerca attiva di informazioni, poi codificate, archiviate e rese disponibili per studi e ricerche”.