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Convegno a Naro per il Registro dei Tumori nel territorio agrigentino

Sabato mattina, 11 aprile, dall’aula consiliare del Comune di Naro, nel corso di un convegno, partirà la richiesta di accreditare un Registro dei Tumori nel nostro territorio, ovvero presso l’ASP di Agrigento.

Introdurrà i lavori, portando i saluti agli intervenuti, il sindaco di Naro, Lillo Cremona, che pure presenterà brevemente l’iniziativa, insieme a Calogero Ninotta (dell’Associazione “Salute ed Ambiente” di Ravanusa), a Fina Alongi (presidente AIRC Sezione Provinciale di Agrigento) e a Giuseppa Candela (responsabile del Registro Tumori di Trapani ed Agrigento, presso l’ASP di Trapani).

Relatori del convegno sono: Alfredo Butera, direttore di oncologia medica all’ASP di Agrigento; Domenico La Porta, specialista di chirurgia oncologica Baystate Medical Center e docente al Tufts University Medical School di Boston (USA); Gaetano Geraci, direttore del servizio epidemiologia ASP di Agrigento.

Concluderanno i lavori: Salvatore Puma, presidente dell’Ordine dei Medici di Agrigento e Salvatore Lucio Ficarra, direttore generale dell’ASP.

Interverranno: Rosario Crocetta, Presidente Regione Siciliana; Mariella Lo Bello, vice-presidente Regione Siciliana; Vincenzo Fontana, vice-presidente Commissione Servizi sociali e Sanitari ARS; Calogero Firetto, componente Commissione Servizi Sociali e Sanitari ARS; Giovanni Panepinto, componente Commissione Affari Istituzionali ARS; Antonino Bosco, parlamentare della Camera dei Deputati; Giuseppe Marinello, parlamentare del Senato Repubblica; Tonino Moscatt, parlamentare della Camera dei Deputati; Maria Grazia Brandara, commissario straordinario del Comune di Licata e numerosi Sindaci dell’hinterland.

Vogliamo sensibilizzare i politici, gli amministratori, gli operatori sanitari a tutti i livelli, gli utenti ed i cittadini – dichiara il sindaco di Naro, Calogero Cremona – sull’importanza di realizzare una struttura preposta alla raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti nel nostro territorio.
Una simile struttura – conclude il sindaco – è infatti oltremodo efficace ai fini della tempestività e della prevenzione, consentendo di monitorare costantemente l’andamento della patologia oncologica, grazie alla ricerca attiva di informazioni, poi codificate, archiviate e rese disponibili per studi e ricerche”.

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