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Disabili e famiglie strumentalizzate dalla politica, CGIL: “l’assegno di cura è un diritto”

Dopo una lunga ed estenuante battaglia i cittadini disabili e le loro famiglie, affiancata da Pif e sostenuto dall’appello del Presidente della Repubblica, nella primavera scorsa hanno indotto il governo regionale ad istituire il famoso “assegno di cura”, che di fatto compensa la mancanza in Sicilia di servizi socio-sanitari e assistenziali rivolti ai disabili.

Quello che sta succedendo in questi giorni – afferma in una nota Francesco Gangemi dell’Ufficio per le Politiche sulla Disabilità della CGIL di Agrigento – in piena campagna elettorale ad Agrigento e anche in provincia è inammissibile. Autorevoli esponenti del governo Crocetta che con disinvoltura vanno organizzando eventi sulla disabilità, dove invitano i disabili, le loro famiglie le associazioni “amiche”, eleggendosi unici paladini dei cittadini disabili, facendo passare l’assegno di cura per una loro concessione, un regalo, in virtù del quale chiedono la contropartita del voto”.

“L’assegno di cura – sottolinea Gangemi – non è un regalo, è un diritto inalienabile che una volta erogato consentirà ai disabili e alle loro famiglie di spenderlo per tutte le cure che servono per le loro patologie; cure che i servizi socio-sanitari pubblici non riescono a garantire”.

“Magicamente si scopre che la Regione bob ha nemmeno una quantificazione esatta di quanti siano i disabili in Sicilia. In provincia di Agrigento spuntano un numero enorme di domande. Ecco i numeri: solo 190 famiglie con disabili gravissimi hanno percepito il famoso assegno di cura (L.R. n° 4 del 01 marzo 2017) mentre per le 3477 istanze presentate in riferimento al D.P. 535 del 31 marzo 2017, modificato dal D.P. del 10 maggio 2017 ancora non si hanno notizie. Altro che ridare la dignità!!! La realtà è che attualmente, per moltissime famiglie con disabili gravi, non ci sono nè servizi nè assegno di cura. Inoltre, a dicembre finiranno i soldi, ma le elezioni saranno passate”.

“E’ inaccettabile che di fronte a questa grave situazione, si continui a strumentalizzare le sofferenze e i disagi dei disabili e delle loro famiglie per fini elettorali. Questo Ufficio per le Politiche sulla Disabilità, come affermato in altre situazioni, è fortemente interessato a discutere sul futuro dei cittadini disabili siciliani partendo da problematiche essenziali come: potenziamento dei servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi; abbattimento delle barriere architettoniche, in primis negli uffici pubblici, nei siti archeologici, nei contenitori culturali; inserimento lavorativo dei disabili; mobilità e trasporti. Il resto – conclude Gangemi – ci sembra solo speculazione a fini elettorali, noi ovviamente non ci stiamo e ci dispiace che alcune associazioni si prestino a tali operazioni”.

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