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Discarica di Siculiana: braccio di ferro tra Regione Sicilia e Gruppo Catanzaro

Braccio di ferro tra la Regione Sicilia e il Gruppo Catanzaro che gestisce la discarica di Siculiana. Ad acuire i dissapori è bastata una lettera di ieri nella quale senza mezzi termini si comunicava la chiusura della discarica di Siculiana per i rifiuti provenienti dalla provincia di Palermo.

Motivo del contendere la quantità esorbitante di rifiuti che, secondo il Gruppo Catanzaro, potrebbe accogliere massimo 140 tonnellate, rispetto alle oltre 500 che giornalmente finiranno in discarica.

Una decisione che non ha lasciato indifferente il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che con un’ordinanza ha stabilito che comunque i rifiuti devono essere conferiti presso la struttura di Siculiana. Ad intervenire era stata anche la Prefettura di Agrigento, che aveva invitato l’azienda a confermare la disponibilità data inizialmente “quale atto di spontanea collaborazione”.

Ora il dietrofront dell’azienda che accoglierà, fino al 15 luglio, i rifiuti provenienti dai comuni palermitani di Altofonte, Bagheria, Balestrate, Belmonte, Borgetto, Capaci, Carini, Casteldaccia, Cinisi, Ficarazzi, Giardinello, Isola delle Femmine, Montelepre, Partinico, Santa Flavia, Terrasini, Torretta, Trappeto, Villabate, Bisacquino, Bolognetta, Campofiorito, Camporeale, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Corleone, Giuliana, Godrano, Lercara Friddi, Marineo, Misilmeri, Monreale, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseoppe Jato, Santa Cristina Gela, Vicari, Altavilla Milicia, Baucina, Campofelice di Fitalia, Cefalà Diana, Ciminna, Mezzojuso, Ventimiglia di Sicilia e Villafrati.

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