“Tra Akragas e Agrigentum – Il lungo viaggio verso la meravigliosa Akragas e il suo sviluppo ai tempi dei Romani”, è stato, infatti, il titolo dell’iniziativa, a cura dei servizi educativi del Parco, che, domenica scorsa, ha coinvolto numerose famiglie.
Si è trattato di un viaggio nel tempo che ha condotto i piccoli partecipanti tra le vie, le case, le botteghe, il nuovo teatro ellenistico – romano ed i templi di Akragas, partendo dalla sua fondazione e arrivando fino alla trasformazione nella grande e rinomata città romana.
Lungo il percorso i partecipanti hanno trovato archeologi e amici del Parco che hanno raccontato curiosità della vita di un tempo e con i quali hanno potuto cimentarsi in tante creazioni.
Gli stand, collocati in diversi punti della Valle, hanno accolto bambini e ragazzi per avvolgerli nell’atmosfera di 2600 anni fa.
A conclusione del percorso gli stessi hanno condiviso una gustosa “merenda, ricompensa” per il “lungo viaggio” intrapreso.
Sette le tappe del “viaggio” che è iniziato al tempio di Giunone con lo slogan: “In viaggio verso le terre agrigentine”: i bambini hanno, così, realizzato una piccola imbarcazione di carta per “spiegare le vele verso nuovi orizzonti”.
Successivamente, al tempio della Concordia una nuova tappa per “Difendere e conquistare Akragas”. I bambini hanno disegnato e preparato dei vivaci e colorati scudi.
Al tempio dei Dioscuri, poi, i piccoli hanno dato libero sfogo alle loro fantasie con la “Colorata vita in città”: con la colla vinilica a “tinchitè” (direbbe il buon Andrea Camilleri), inserti vari, tipo pasta cruda e gusci di mandorla, e tanta fantasia, sono state create vere e proprie opere d’arte.
Nel quartiere ellenistico – romano il quarto step per le “Offerte agli dei della Valle dei Templi” per realizzare improbabili “offerte ” e chiedere la benevolenza nel continuare a far risplendere il luogo, così come un tempo.
Scatti d’autore al tempio di Zeus per mettere in mostra i propri muscoli e diventare “Come colonne umane”: “Gli immensi templi- recita la guida – sono riccamente decorati e colorati; tra tutto spicca la presenza dei telamoni, grandi “colonne umane” fortissime, a sorreggere il peso del tetto di uno dei più grandi templi.
Infine, le due ultime tappe, al Ginnasio con il “Il trainer di altri tempi”: consigli dell’archeo –trainer per mettere alla prova le proprie doti atletiche e al laboratorio di restauro per “La giusta ricompensa dopo le fatiche”.
I novelli “Aristino e Pistillo”, dopo aver viaggiato nel tempo, dalla fondazione di Akragas nel 580 a.C., alla conquista romana del 210 a.C. e lungo tutti i secoli successivi di rinnovato splendore, hanno ricevuto il loro premio fatto di “onori e golosità”.
Così, osservando tracce e reperti riportati alla luce dagli archeologi, è stato facile per le famiglie immergersi nella vita quotidiana che ha attraversato le pieghe del tempo, passando dalla fondazione della colonia di Akragas per arrivare alla splendente Agrigentum.
È importante sottolineare l’importanza dei laboratori ludico-espressivi realizzati dall’Ente Parco che ha fatto proprio il messaggio di Maria Montessori: “Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà che venire dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”.
Il Parco ha, così, regalato una giornata tutta da vivere tra i templi, gli ulivi, il quartiere e i panorami di un luogo ricco di storie e avventure.
Gli “educatori” hanno, semplicemente, fatto da guida e sono intervenuti per portare a buon fine idee frutto della loro creatività, ma anche del loro impegno e del loro modo di saper lavorare insieme.
Luigi Mula