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Federmoda Confcommercio Agrigento: “al via i saldi estivi tra ottimismo e incertezza”

Dal 01 luglio al 15 settembre, un periodo fondamentale per l’economia soprattutto in questo momento di crisi.
Venerdì 01 luglio in Sicilia parte il periodo di saldi estivi. L’auspicio del Presidente di Federmoda provinciale aderente a Confcommercio Agrigento, Alfonso Valenza, è quello che il comparto della moda possa avere una boccata d’ossigeno derivante da un proficuo lavoro grazie ai saldi, attesi da tantissimi clienti.
Anche se prevale un cauto ottimismo, in termini di spesa, tanti consumatori aspettano i saldi per acquisti mirati. L’invito del presidente di Federmoda Agrigento è proprio quello di approfittare di questa occasione per acquistare a prezzi convenienti.
Come per lo scorso anno sono confermate le modalità di svolgimento delle vendite di fine stagione, che dovranno avvenire secondo una serie di regole sintetizzate nel decalogo dei “saldi chiari e sicuri”.
In vista del periodo estivo dedicato ai saldi, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza:
1. CAMBI – la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
2. PROVA DEI CAMBI – non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
3. PAGAMENTI – le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
4. PRODOTTI IN VENDITA – i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
5. PREZZI – obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6. MODIFICHE E/O ADATTAMENTI SARTORIALI – sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
Ogni famiglia spenderà in media 202 euro per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro. “Previsioni in lieve aumento ma è necessario combattere la concorrenza sleale. L’acquisto nei negozi di prossimità, – come dichiara il Presidente Nazionale di Federmoda – rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Anche per questo non è ammissibile una concorrenza sleale dei colossi del web che hanno, peraltro, beneficiato di un’importante rendita di posizione”.

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