La struttura dello spettacolo è costituita da un’alternanza di canzoni e monologhi nello stile del teatro – canzone, come racconta lo stesso Insinna: “ Si tratta di una festa, di una ricreazione – ci racconta al telefono- il tutto è mescolato, come da lezione del mio maestro, il grande Gigi Proietti, alla musica, alle canzoni, alle video proiezioni e, soprattutto, alle improvvisazioni: siamo noi la macchina della felicità, quando decidiamo di voler creare la felicità per qualcun altro e non solo per noi stessi. La scommessa, per noi che siamo già felici facendo il mestiere che amiamo, è provare a mandare a casa le persone un pochino più felici di come sono arrivate a teatro.”
Nel foyer del Teatro Pirandello sarà disponibile un piccolo diario di bordo dove il pubblico potrà annotare la propria idea di felicità: “Gli spettatori-continua Insinna- sono parte integrante dello show. Saranno coinvolti dall’inizio alla fine: Le pagine del diario me li porto, poi, in scena e li andrò a leggere sul palcoscenico. In altri teatri abbiamo letto frasi toccanti che hanno emozionato, altre “strampalate”, ma anche messaggi interrotti. In sala il pubblico è libero di intervenire, qualcuno ha anche il coraggio di alzare la mano”.
Lo spettacolo, poi, si caratterizza per la sua dinamicità e leggerezza dove spiccano “tra le note del piacere e del sorriso” la chitarra ed il sax: “E’ un’orchestra siciliana con influenze pugliesi: il nostro sassofonista è stato anche direttore d’orchestra a Sanremo ed ha arrangiato la canzone di Roy Paci. Il patto fra me, i musicisti e i passeggeri è chiaro: far saltare tutti gli schemi, abbandonarsi al piacere del viaggio e scatenarsi, come da bambini durante la ricreazione”. E ci confida: “A 53 anni mi regalerò il mio primo corso di musica”.
Nel suo diario personale Flavio Insinna ha annotato la sua idea di felicità: “Avere pensieri da adulto ed un entusiasmo da bambino”, come gli ha insegnato un suo “ventennale amico e maestro” Nino Frassica. Appuntamento, allora , mercoledì e giovedì prossimi al Teatro Pirandello con Falvio Insinna e la sua piccola orchestra.
Luigi Mula