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Gabrielli presenta “Telemachus”: “la Polizia di Stato di Agrigento ha scritto una pagina significativa” FOTO E VIDEO

Mi fa enorme  piacere che sia una città del Sud ad essere capofila di questo progetto di digitalizzazione. E’ un traguardo importante, perché la digitalizzazione accorcia i tempi e quindi si recupera soprattutto in efficienza e in capacità di risposta“.

Si presenta così il prefetto Franco Gabrielli, capo della Polizia di Stato, ad Agrigento dove stamani è stato inaugurato il nuovo sistema “Telemachus“, ovvero l’archivio digitalizzato degli Uffici della Questura. Un importante traguardo che vede Agrigento, insieme alla Questura di Bologna, prima città in Italia che attuerà una graduale dematerializzazione dei propri archivi cartacei attraverso l’informatizzazione degli atti e dei documenti in entrata e uscita, la protocollazione dei medesimi e la successiva archiviazione nel sistema informatico.

Una grande volontà di innovazione – ha affermato il Questore di Agrigento, Mario Finocchiaroin continuità con una tradizione e una pratica che hanno consentito da decenni alla nostra amministrazione di funzionare bene, gestire ottimamente gli archivi cartacei e la circolazione delle cd. carte. La dematerializzazione di queste carte non cambiano la sostanza delle cose, ma lo rende più coerente con la logica della velocizzazione, della circolazione dei documenti e della riduzione fisica degli archivi che in prospettiva saranno quasi esclusivamente virtuali“.

Presenti all’inaugurazione i massimi vertici regionali e locali della Polizia di Stato, il direttore centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato del Dipartimento prefetto Filippo Dispenza, il capo della Procura della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio, il prefetto della città dei Templi Nicola Diomede, il vicario generale dell’Arcivescovo di Agrigento, e i massimi esponenti delle Forze dell’Ordine regionali e locali.

Il sistema “Telemachus” permetterà a tutti i documenti, i fascicoli e gli atti degli uffici della Questura e dei Commissariati di P.S. distaccati, in conformità alle direttive Emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale sul protocollo informatico (DPRn.428/98 e successive modificazioni), di essere convogliati presso un Archivio Virtuale Dedicato (c.d. cloud), creato presso il CEN (centro elettronico nazionale ) della Polizia di Stato di Napoli che ha il compito di raccogliere e custodire dunque tutti i documenti della Questura di Agrigento che vi vengono via via inseriti, sia che si tratti di nuovi atti, sia che si tratti di documenti cartacei già esistenti che vengono digitalizzati.

Le minacce e le sfide del nostro tempo – sottolinea il prefetto Gabrielli – sono sempre più complicate, quindi avere un sistema informativo e una capacità di acquisizione e di redistribuzione delle informazioni agli operatori sul territorio che sono poi chiamati a contrastare queste forme di criminalità e terrorismo è fondamentale“.

Gabrielli si è poi soffermato parlando dell’emergenza terrorismo con i continui sbarchi sulle coste italiane: “ieri il ministro dell’Interno – ha evidenziato il capo della Polizia – è stato chiaro: l’equazione immigrazione-terrorismo è una equazione non corretta. Il tema della radicalizzazione non è un aspetto originario, ad esempio uno dei luoghi di radicalizzazione privilegiato in questo momento sono le carceri; quindi spesso è la condizione di disagio, l’emarginazione che porta a volte queste persone a radicalizzarsi“. 

Al termine della cerimonia, il Capo della Polizia ha incontrato il personale della Polizia di Stato e dell’amministrazione civile dell’interno in servizio in Questura e negli altri uffici della Polizia di Stato presenti in provincia presso il complesso strutturale “D. Anghelone”.

(Guarda la videointervista)

Roberto Campagna

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