“In questo contesto in bianco e nero – ha aggiunto il cardinale – ci sono segnali di speranza, come ad esempio il cambiamento di rotta dell’Europa sull’accoglienza, che ha mostrato che quello che fino a ieri era impensabile ora diventa possibile. Un cambiamento sollecitato dal basso da tante persone”.
E proprio sui temi dell’accoglienza, cardinale Montenegro, ha voluto ricordare lo spirito dei lampedusani, sempre in prima linea nei confronti dei migranti sbarcati sull’isola: “le famiglie aprivano le porte di casa. Poi hanno iniziato a spaventarsi perchè si è detto che sarebbero arrivate centinaia di migliaia di persone, cosa che non è avvenuta. I lampedusani sono arrabbiati non con gli stranieri, ma perchè si parla di loro solo quando ci sono i migranti, ignorando i loro problemi”.