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Il CGA bacchetta la commissione di esame per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato

Il dr. D.I. di 30 anni di Agrigento ha partecipato alle prove scritte relative all’esame di idoneità per l’esercizio della professione di avvocato presso la Corte d’Appello di Palermo.

Le prove scritte sono state corrette dalla commissione istituita presso la Corte d’Appello di Lecce,che ha attribuito agli elaborati un voto insufficiente per l’ammissione alla prova orale. Ma il giudizio non era accompagnato da specifiche osservazioni nei vari punti degli elaborati, oltre ad essere privo di adeguata motivazione;ed altresì la commissione era irregolarmente composta, mancando i componenti della categoria dei docenti universitari. Pertanto il candidato agrigentino proponeva un ricorso giurisdizionale, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, per l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento di mancata ammissione alle prove orali, nonchè dei verbali formati dalla Commissione Esaminatrice. Si è costituito in giudizio il Ministero della Giustizia,rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana accoglieva l’istanza cautelare avanzata dal ricorrente ritenendo fondate le censure inerenti la composizione della commissione ed il profilo della carenza di motivazione , rilevabile dalla formulazione del solo voto numerico; pertanto il CGA disponeva la ricorrezione degli elaborati, da parte di una nuova commissione, mediante un motivato giudizio. Ma la nuova commissione designata per la correzione attribuiva all’elaborato di diritto civile un punteggio numerico accompagnato da un giudizio apodittico che si esauriva in una mera formula di stile.

Pertanto il candidato adiva nuovamente il Consiglio di Giustizia Amministrativa, sempre con il patrocinio degli Avvocati Rubino e Impiduglia, per chiedere l’adozione di opportune misure esecutive della precedente ordinanza cautelare, palesemente elusa dalla nuova commissione, mediante la nuova ricorrezione dell’elaborato di diritto civile da parte di una nuova commissione di esami istituita presso una diversa corte d’appello; il Consiglio di Giustizia Amministrativa, condividendo le tesi degli Avvocati Rubino e Impiduglia, ha disposto una nuova ricorrezione dell’elaborato di diritto civile da parte di una commissione istituita presso la Corte d’Appello di Caltanissetta.

Avendo la nuova commissione attribuito all’elaborato di diritto civile un voto sufficiente ai fini dell’ammissione alle prove orali, il candidato è stato ammesso a sostenere le ultime prove d’esame previste; avendo da ultimo superato anche le prove orali il candidato agrigentino ha conseguito il diritto all’iscrizione all’albo degli avvocati, con conseguente cessazione della materia del contendere in relazione al giudizio pendente contro il Ministero della Giustizia.

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