Il provvedimento, eseguito dagli agenti della DIGOS, si era reso necessario all’esito di una perquisizione effettuata dai poliziotti, unitamente a tecnici dell’ARPA in data 30 gennaio scorso nel corso della quale sono state riscontrate gravi irregolarità nel processo di compostaggio, violazione della normativa sullo smaltimento dei rifiuti con conseguente deterioramento delle acque, dei terreni e dell’ecosistema circostante, con l’aggravante, secondo l’accusa, della continuazione del reato.
La difesa aveva chiesto nei giorni scorsi la revoca del sequestro dell’impianto, che ora è stata confermata dal Riesame.