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Lampedusa, non retribuite le mensilità: sciopero in vista dei netturbini

“Da molti anni, i dipendenti operatori ecologici del RTI –ISEDA – SEAP- SEA operanti nel sito lavorativo di Lampedusa e Linosa (Ag) subiscono ritardi nei pagamenti degli stipendi. Allo stato attuale agli stessi non sono stati retribuite le mensilità di gennaio – febbraio –marzo 2018”.

Lo scrive l’Unione Sindacale di Base (Usb) che annuncia la proclamazione dello sciopero di tutto il personale addetto al sito lavorativo di Lampedusa dipendente dalle aziende in indirizzo per il 28 aprile 2018 per l’intera giornata.

“La scrivente organizzazione sindacale – scrive in una lettera Aldo Mucci dell’USB L. P Sicilia – ha più volte sollecitato le RTI in indirizzo, il Comune di Lampedusa e Linosa (Ag) al pagamento delle spettanze; in data 29 marzo, dopo una affollata e drammatica assemblea con la partecipazione dei familiari, la scrivente O.S. riceve il mandato dai lavoratori dipendenti del RTI Iseda Seap Sea al fine di proclamare lo stato di agitazione (trasmessa ai destinatari in indirizzo in data 30.03.2018 Prot.215/18); dai comunicati Iseda Sea Seap pervenuti a codesto sindacato,si evince che i ritardi (cronici) delle spettanze retributive maturate dai lavoratori sono una conseguenza dei ritardi (cronici) del Comune di Lampedusa (Ag); Il Comune, a quanto scrive RTI Iseda Seap Sea, non provvede ad erogare le somme relative ai servizi svolti. Il raggruppamento precisa che è creditore nei confronti del Comune predetto di tre mesi: Dicembre 2017 Gennaio Febbraio 2018.

“Dai recenti comunicati del Comune di Lampedusa pervenuti a codesto sindacato,si evince che i ritardi (cronici) sono dovuti ai notevoli ritardi dei rimborsi erogati della Regione Siciliana. Tutto ciò determina una pesante anticipazione per le casse del Comune. Inoltre, l’Amministrazione comunale precisa che le imprese hanno addebitato ogni responsabilità del ritardato pagamento degli emolumenti all’Ente pubblico. Il Comune ribadisce che il capitolato d’oneri allegato al Contratto d’Appalto,3/2009 art.li 1-21 obbliga l’impresa a garantire la raccolta dei rifiuti con propri capitali e organizzazione”.

“Considerato che alla luce dei fatti descritti la scrivente O.S. ha chiesto l’apertura di un tavolo istituzionale urgente presso la Prefettura di Agrigento,con la presenza del RTI Iseda Sea Seap e l’Amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa; in data 16 aprile 2018 la solerte Prefettura di Agrigento ha convocato le parti nel tentativo di raffreddamento;  in pari data, presso gli Uffici della Prefettura si è tenuta la riunione per la procedura di raffreddamento tra RTI ISEDA – SEAP- SEA, Comune di Lampedusa e O.S. di categoria e, che la stessa si è chiusa negativamente ( verbale che ad ogni buon fine si allega); Visto l’esito negativo dell’incontro proclama lo sciopero di tutto il personale addetto al sito lavorativo di Lampedusa dipendente dalle aziende in indirizzo per il 28/Aprile/2018 per l’intera giornata”.

“Nel merito dei c.d. servizi minimi, qualora non formalmente definiti, si è a richiedere urgente incontro atto alla loro determinazione. Si sollecitano le società in indirizzo alla puntuale comunicazione dello sciopero alle proprie unità produttive, al fine di ottemperare all’obbligo di informazione all’utenza e per la garanzia dei servizi minimi essenziali ai sensi delle norme che regolamentano la materia”, conclude Aldo Mucci.

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