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Licata, inchiesta “catene spezzate”: ospiti della struttura non possono testimoniare

Non possono testimoniare gli ex “ospiti” della comunità di accoglienza di Licata per disabili psichici. Secondo la valutazione del neuropsichiatra Francesco Vitrano i soggetti, coinvolti in presunte violenze fisiche e psicologiche, non sarebbero in grado di potere testimoniare.

Un fatto che potrebbe impantanare il proseguo giudiziario della vicenda visto che i racconti messi a verbale dagli ospiti della struttura potrebbero non essere utilizzati.

L’inchiesta denominata “Catene spezzate” partì dopo una denuncia fatta da una giovane ospite della comunità per minorati psichici. Presunte violenze subite per mano degli operatori che, secondo l’accusa, in alcuni casi, avrebbe visto picchiare, legare al letto i soggetti ospiti della comunità.

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