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Mafia: confiscati i beni a Giuseppe Capizzi

Confiscati altri beni appartenenti a Giuseppe Capizzi, 46 anni, elemento di spicco della mafia riberese.

Ad emettere il provvedimento di sequestro e confisca, la Seconda Sezione Penale del Tribunale di Agrigento, in seguito a complessi accertamenti patrimoniali e bancari svolti dalla Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento.

Giuseppe Capizzi”, informa la Dia, “appartiene ad un contesto familiare del quale fanno parte soggetti che, già dalla metà degli anni ’80, hanno rivestito un ruolo di rilievo all’interno di Cosa Nostra agrigentina, come ad esempio lo zio, Simone Capizzi. Lui ed i suoi figli Mario, Giuseppe e Carmelo sono tutti detenuti per associazione di tipo mafioso e, in particolare, Mario sta scontando una sentenza definitiva all’ergastolo anche per l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia di Altofonte (Pa), sequestrato nel novembre del 1993 ed ucciso nel 1996 da Giovanni Brusca. La confisca odierna ha riguardato un’impresa con sede a Ribera, che produce colture miste viticole, olivicole e frutticole, due terreni siti in provincia di Agrigento, nonché il saldo attivo di un conto corrente, per un valore complessivo di circa 90mila euro”.

L’uomo è ad oggi sottoposto alla misura di Capizzi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 4 anni.

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