«La Regione Siciliana si adeguerà alle decisioni del Viminale in merito al rinvio delle elezioni nei Comuni sciolti per mafia. Una scelta fatta in un’ottica di armonizzazione istituzionale».
Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo hanno avviato una massiccia operazione antimafia, con l’impiego di oltre 200 unità dell’Arma territoriale, dello Squadrone Cacciatori, dei nuclei cinofili ed elicotteri, eseguendo 35 provvedimenti giudiziari di cui 12 misure
Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo hanno avviato una massiccia operazione antimafia, con l’impiego di oltre 200 unità dell’Arma territoriale, dello Squadrone Cacciatori, dei nuclei cinofili ed elicotteri, eseguendo 35 provvedimenti giudiziari di cui 12 misure
“Parli della ‘sua’ di mafia, quella che difendeva il territorio e mostrava coraggio e sensibilità e che certamente non ci appartiene, non è ‘nostra’. Quella che noi abbiamo conosciuto, purtroppo, è quella delle stragi, dell’uccisione di servitori dello Stato, del racket, dei traffici di droga e della morte di migliaia di innocenti, compresi i nostri […]
Nella sua riflessione settimanale, il nostro Direttore Editoriale Francesco Pira, parla dell’autorevole giornale francese, Le Figaro, che dedica un numero speciale alla Sicilia e ne racconta la storia, i miti e lo straordinario patrimonio artistico.
I giudici della Corte di Cassazione, confermando il verdetto del Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta, hanno rigettato il ricorso per la sospensione della pena detentiva di un 60enne di Canicattì ritenuto essere stato in passato appartenente alla “Stidda”.
“Recenti attività investigative hanno confermato l’ingerenza della mafia agrigentina nel tessuto politico-imprenditoriale, avvalendosi anche delle reti di conoscenze di soggetti appartenenti a logge massoniche“.
“Il contesto criminale della provincia di Agrigento, contraddistinto dalla costante e invasiva presenza di Cosa nostra, dal dopoguerra ad oggi ha subìto una continua evoluzione nel perseguimento degli affari illeciti, spostandosi dall’originario ambito economico agro-pastorale verso settori ben più remunerativi, quali il traffico internazionale degli stupefacenti ed
“Nell’inchiesta sulle stragi di Capaci e via D’Amelio rimangono punti oscuri che ancora impediscono di fare luce sulle ambiguità, sui misteri che ancora permangono nonostante i tanti processi celebrati nella ricostruzione di queste vicende. Forse sarebbe il momento di dire la verità.
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