Come si ricorderà, il 34enne, catturato in seguito all’indagine condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Polizia di Porto Empedocle, denominata “Nuova Cupola”, è stato condannato con l’accusa di ricoprire il vertice del nuovo mandamento mafioso di Agrigento. Lo riporta il quotidiano “Giornale di Sicilia”.
La Dia, dopo una serie di capillari e minuziose indagini svolte dalla Guardia di Finanza, aveva chiesto ai giudici il sequestro dei beni di Ribisi, probabilmente frutto dei guadagni della attività criminale svolta. Ma i giudici della sezione misure di prevenzione, avrebbero rigettato la richiesta sequestrando di fatto solo un conto corrente riconducibile a Ribisi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA